EpidemiaCovid: nel 2020 vacanze in Svizzera o sul balcone
om, ats
11.2.2021 - 11:44
Lo scorso anno, a causa del coronavirus, un terzo degli svizzeri ha trascorso le vacanze estive a casa. Fra chi è partito ben il 44% è comunque rimasto in patria. L'auto è stata il mezzo di trasporto utilizzato da ben il 46% dei vacanzieri.
Il coronavirus ha per forza di cose influito sul turismo e mobilità in Europa. Gli effetti della pandemia sono stati analizzati nel dettaglio dal TCS e da altri sette club europei nell'ambito dell'Osservatorio europeo della mobilità.
In Svizzera la percentuale di persone che hanno rinunciato a spostarsi durante le vacanze estive è più che raddoppiata passando dal 16% nel 2019 al 33% lo scorso anno. Quasi duplicata anche la quota di chi ha deciso di trascorrere le ferie nella Confederazione: 44% nel 2020 contro solo il 25% l'anno prima. Un altro 23% si è spostato nei paesi limitrofi, contro circa il 35% nel 2019.
Solo il 7% si è avventurato verso destinazioni più lontane, mentre nel 2019 erano ancora il 26%, ed è crollata la percentuale di vacanzieri nei paesi extraeuropei: 0,6%, contro il 12%.
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, l'auto è stata scelta dal 46% di chi è partito in ferie, contro il 36% nel 2019. I viaggi in aereo hanno subito un crollo scendendo dal 32% al 7% in un solo anno.
Anche durante i periodi lavorativi è stata privilegiata la mobilità individuale. In particolare, il 46% degli svizzeri ha usato sempre l'auto per recarsi al lavoro, contro il 44% nel 2019. Parallelamente la quota dei trasporti pubblici è diminuita in un anno dal 29% al 18%. La mobilità lenta è invece aumentata solo leggermente: la quota di chi ha optato per la bicicletta è passata dal 5,7% al 7% mentre quella di chi ha deciso di spostarsi a piedi dal 5,5% al 6,4%.
A livello europeo si registra la stessa tendenza sia per quanto riguarda il turismo che la mobilità: circa il 40% delle persone interpellate non sono partite in vacanza contro il 20% nel 2019. Chi è partito ha preferito l'auto nell'84% dei casi, contro il 66% nel 2019 e solo il 2% ha intrapreso un viaggio più lontano, contro il 18% nel 2019.
In Svizzera il sondaggio è stato realizzato tra il 18 e il 24 novembre 2020 dall'istituto LINK. Sono stati interrogati 1'297 residenti di 18 anni e più.
L'inchiesta annuale della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) quest'anno si è concentrata sui cambiamenti nelle abitudini di mobilità provocati dalla pandemia di Covid-19. L'indagine è stata svolta da otto club che hanno raccolto complessivamente 30'000 risposte.
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