COVID-19Mascherine: se indossate dal 70% delle persone si ferma l'epidemia
SDA
24.11.2020 - 17:02
Se utilizzate correttamente e costantemente da almeno il 70% della popolazione, le mascherine mostrano di poter rallentare la diffusione del nuovo coronavirus.
A fare il punto su quello che si è appreso finora sull'uso di questi dispositivi di protezione è uno studio dell'università nazionale di Singapore, pubblicato sulla rivista Physics of Fluids.
I ricercatori hanno esaminato gli studi epidemiologici usciti finora che hanno analizzato la capacità delle mascherine di ridurre il numero dei contagi.
«I risultati suggeriscono che l'uso costante delle mascherine facciali, come quelle chirurgiche, può portare all'eradicazione della pandemia, se almeno il 70% delle persone le usa in pubblico costantamente – rileva Sanjay Kumar, autore dello studio – Anche quelle in tessuto, meno efficienti, possono rallentare la diffusione del virus se indossate sempre».
La questione delle goccioline
Uno degli aspetti chiave delle mascherine riguarda la dimensione delle goccioline espulse da naso e bocca quando una persona parla, canta, starnutisce, tossice o respira. Le goccioline più larghe, di circa 5-10 micron, sono le più comuni, ma quelle sotto i 5 micron sono ancora più pericolose, perché possono diventare aerosol e rimanere sospese nell'aria per lunghi periodi.
Tra i diversi tipi di mascherine in commercio, solo le N95 e FFP2 sono in grado di filtrare queste particelle di aerosol. La resa delle mascherine indossate per diverse ore, come accade agli operatori sanitari, influisce su quanto tempo possano essere indossate.
La «comodità termica» è infatti importante, specialmente negli ambienti caldi e umidi. In questo senso le mascherine fatte con materiali di polimeri ibridi possono filtrare le particelle in modo molto efficiente e allo stesso tempo raffreddare il viso. Le fibre usate in queste speciali mascherine sono trasparenti alle radiazioni infrarosse, permettendo così al calore di uscire da sotto la mascherina.