In Europa cresce la preoccupazione per il miele contraffatto importato dall'Asia. I test hanno dimostrato che fino all'80% dei mieli dei supermercati in Germania sono adulterati, cioè diluiti con sciroppo di zucchero.
L'emittente austriaca ORF ha voluto sapere se anche i consumatori del proprio Paese ricevessero sugli scaffali miele contraffatto e ha commissionato test simili a quelli effettuati in Germania.
Il risultato è stato «scioccante», ma per motivi legali, non sono stati rivelati i mieli interessati. Gli apicoltori svizzeri chiedono ora controlli più severi, come riporta «20 Minuten».
Questo per garantire che non vengano commercializzate contraffazioni anche nella Confederazione. Non si può dire con certezza se questo sia già il caso.
Il miele contraffatto è difficile da riconoscere
Il miele alterato è difficile da riconoscere perché i metodi utilizzati dai contraffattori stanno diventando sempre più sofisticati. Secondo Sebastian Theissing-Matei, esperto di agricoltura di Greenpeace, molti di questi prodotti contraffatti superano i test standardizzati dell'UE, come si legge tra gli altri sul quotidiano «Kurier».
«Se gli scandalosi risultati dei test tedeschi si rivelano veri anche per l'Austria, allora stiamo parlando di uno dei più grandi inganni ai danni dei consumatori da molti anni a questa parte. È possibile che tutti noi abbiamo già in casa del miele che è stato adulterato con sciroppo di zucchero a nostra insaputa» dice l'esperto.
Durante i test è stato analizzato il profilo del DNA dei mieli per verificarne l'autenticità. Si tratta di un metodo scientifico molto innovativo.
Apicoltori svizzeri: «Abbiamo un orgoglio professionale»
Gli apicoltori di Germania e Austria devono affrontare la sfida di competere con i prezzi bassi dei mieli contraffatti. Questo rappresenta un inganno significativo per i consumatori, che potrebbero acquistare inconsapevolmente miele falso.
Sebbene i rivenditori sottolineino a «20 Minuten» che i loro prodotti sono certificati e controllati regolarmente, resta da chiedersi se tutte le contraffazioni vengano individuate.
L'apicoltore Robert Rohrer è sicuro: «Abbiamo l'orgoglio professionale e il dovere di lottare per garantire che dove il miele è etichettato, dentro c'è il miele. I politici devono chiedere conto ai grossisti e i laboratori devono aggiornare i loro test».
In Svizzera non ci sono indicazioni concrete che il miele contraffatto sia un problema diffuso. Anche in questo caso però potrebbe esserci un rischio, dato che la responsabilità del controllo ricade principalmente sui rivenditori e sui laboratori cantonali.
Il redattore ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'IA.