Furto di dati sensibiliEcco quali immagini non bisogna mai inviare tramite WhatsApp
Martin Abgottspon
2.10.2025
I criminali stanno utilizzando dei metodi sempre più sofisticati per raggirare gli utenti.
Gemini @blue News
Una foto apparentemente innocua può arrivare a costare molto denaro e far finire gli utenti in un labirinto legale. Si tratta del documento d'identità, che non dovrebbe mai essere condiviso su WhatsApp.
Martin Abgottspon
02.10.2025, 08:35
Martin Abgottspon
Hai fretta? blue News riassume per te
I criminali utilizzano WhatsApp per richiedere copie di carte d'identità con l'inganno al fine di commettere un furto d'identità.
I dati rubati vengono utilizzati per aprire conti, richiedere prestiti e gravare le vittime di pesanti oneri finanziari e legali.
Gli esperti avvertono: un documento non dovrebbe mai essere inviato via WhatsApp, nemmeno ai contatti apparentemente affidabili.
I tentativi di frode su WhatsApp non sono una novità. Ma i metodi utilizzati dai criminali stanno diventando sempre più sofisticati. Si nascondono sempre più spesso dietro aziende affermate e affidabili e chiedono una copia del documento d'identità.
Sotto vari pretesti, come per esempio la prevenzione del riciclaggio di denaro oppure della conferma finale di una procedura, viene chiesto di inviare una foto della carta d'identità o del passaporto via WhatsApp. Questo, però, deve far suonare un campanello d'allarme.
Una catena di problemi
L'immagine digitale del documento è una valuta molto preziosa per i criminali informatici. Non solo consente la raccolta di dati anagrafici personali da vendere a scopo di lucro sul darknet, ma permette soprattutto l'esecuzione diretta di gravi reati finanziari. Tra questi, ad esempio, l'apertura di conti correnti non autorizzati o la richiesta di prestiti istantanei sotto falso nome.
Non appena i criminali dispongono dei documenti sotto forma digitale, agiscono rapidamente. Il denaro viene trasferito, i conti vengono ripuliti e le tracce all'estero vengono coperte. Le conseguenze per le vittime sono gravi e spesso molto difficili da risolvere.
Meglio evitare di condividere
Gli aspetti finanziari sono solo la punta dell'iceberg, in quanto le conseguenze legali e amministrative spesso pesano quasi più della pura perdita di denaro. Infatti, bisogna anche dimostrare alle banche e alle autorità che non si è gli autori di transazioni fraudolente.
La raccomandazione è quindi categorica: meglio non condividere i proprio documenti tramite WhatsApp, in nessun caso. Questo vale anche per le richieste di agenzie immobiliari o alberghi che agiscono in modo presumibilmente affidabile. L'archiviazione non sicura e l'ulteriore elaborazione di questi documenti da parte di terzi comporta un rischio incalcolabile.
Come reagire correttamente ai tentativi di phishing
Ignorare e cancellare: Le e-mail sospette, soprattutto quelle con incredibili promesse di vincita, dovrebbero essere cancellate senza rispondere o spostate nella cartella spam.
Non cliccare su alcun link: Non seguite mai i link di e-mail, messaggi di testo o messaggi sui social media non richiesti. Questi possono essere manipolati e portare a siti web falsi.
Ridurre al minimo i dati: non rivelare mai dati personali sensibili come password, numeri di carte di credito o indirizzi se non si è verificata con certezza l'autenticità del mittente.
Contatto diretto in caso di incertezza: se avete dubbi sulla legittimità di un messaggio che sembra provenire da un'azienda nota, contattatela sempre attraverso i canali ufficiali.