Sorgerà a New YorkEcco «The Big Bend», il grattacielo curvo che sfida le leggi dell’architettura
ai-scrape
8.12.2024 - 14:18
Con questa struttura dalla forma unica, il progettista Ioannis Oikonomou punta a superare i limiti dell’architettura tradizionale e delle leggi urbanistiche. Il grattacielo potrebbe così diventare l'edificio più lungo del mondo.
Sara Matasci
08.12.2024, 14:18
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«The Big Bend» è destinato a cambiare lo skyline di New York con la sua forma innovativa.
A differenza degli edifici tradizionali, questo grattacielo non si sviluppa verticalmente, ma è progettato per curvarsi come una gigantesca U capovolta.
Un'altra innovazione riguarda i suoi ascensori, pensati per muoversi lungo percorsi curvi e orizzontali.
Il progetto ha però suscitato molte critiche, sia da parte di alcuni architetti di New York, che dei residenti, preoccupati per l'impatto ambientale delle torri altissime.
«The Big Bend» è destinato a cambiare lo skyline di New York con la sua forma innovativa.
Progettato dallo studio di architettura Oiio, questo grattacielo potrebbe diventare l'edificio più lungo del mondo, con un'altezza di ben 4000 piedi, ossia 1'219 metri. Supererebbe così il «Burj Khalifa» di Dubai e il «One World Trade Center» di New York.
Ma ciò che lo distingue per davvero è la sua forma unica. Come riporta infatti «Fanpage.it», a differenza degli edifici tradizionali, The Big Bend non si sviluppa verticalmente. La struttura è progettata per curvarsi come una gigantesca U capovolta, con una torre che si estende verso l'alto, si sviluppa orizzontalmente e poi ricade verso il basso con una seconda torre.
Questo design sfida le leggi urbanistiche di New York e rappresenta decisamente un nuovo approccio all'architettura.
Il progetto suscita anche molte critiche
Un'altra innovazione di The Big Bend riguarda i suoi ascensori, progettati per muoversi lungo percorsi curvi e orizzontali. Questi possono passare da una torre all'altra senza interruzioni, un'impresa ingegneristica notevole.
Il progetto ha però suscitato anche molte critiche da parte di alcuni architetti di New York, preoccupati per l'impatto ambientale delle torri altissime: Steven Holl ha descritto questi grattacieli come «simboli di disuguaglianza», mentre Liz Diller ha detto che il progetto è uno «spreco di dollari».
Anche i residenti temono che l'edificio possa gettare ombre su Central Park, alterando l'ambiente del prezioso spazio verde. The Big Bend dovrebbe sorgere sulla West 57th Street, attualmente occupata da condomini residenziali.
Una soluzioni alle limitazioni della Grande Mela
Il progettista Ioannis Oikonomou ha dichiarato: «Se riuscissimo a piegare la nostra struttura invece di piegare le regole di zonizzazione di New York saremmo in grado di creare uno degli edifici più prestigiosi di Manhattan: l'edificio più lungo del mondo».
A suo avviso, in sostanza, The Big Bend rappresenta una soluzione architettonica alle limitazioni di altezza di Manhattan, permettendo di costruire strutture che si distinguono senza superare i limiti del cielo.
Questo articolo è stato creato con l'aiuto dell'intelligenza artificiale (AI). Tutti i contenuti adottati dall'IA sono verificati dal team editoriale.