Emicrania Emicrania, in gravidanza aumenta il rischio di complicazioni

SDA

25.2.2022 - 13:21

L'emicrania può aumentare le complicazioni in gravidanza, secondo uno studio. Immagine d'archivio.
L'emicrania può aumentare le complicazioni in gravidanza, secondo uno studio. Immagine d'archivio.
Keystone

Le donne con emicrania possono avere un rischio maggiore di complicazioni legate alla gravidanza come il parto pretermine, l'ipertensione gestazionale e la gestosi, o preeclampsia.

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Lo rilevano i dati di uno studio che sarà presentato alla 74/ma riunione annuale dell'American Academy of Neurology che si terrà nel mese di aprile.

Dalla ricerca emerge anche che coloro che soffrono di emicrania con aura (sono sensazioni che precedono il mal di testa, spesso disturbi visivi come le luci lampeggianti) possono avere un rischio leggermente maggiore di preeclampsia rispetto a quelle colpite da emicrania senza aura. La preeclampsia comporta la pressione alta con sintomi aggiuntivi, come proteine nelle urine durante la gravidanza, che possono minacciare la vita della madre e del bambino.

«Circa il 20% delle donne in età fertile soffre di emicrania, ma l'impatto di questa patologia sugli esiti della gravidanza non è stato ben compreso – evidenzia l'autrice dello studio, Alexandra Purdue-Smithe, del Brigham and Women's Hospital di Boston – il nostro ampio studio prospettico ha trovato collegamenti tra emicrania e complicazioni della gravidanza che potrebbero aiutare a informare i medici e le donne dei potenziali rischi di cui dovrebbero essere consapevoli durante la gestazione».

Per lo studio, i ricercatori hanno esaminato più di 30.000 gravidanze in circa 19.000 donne in un periodo di 20 anni. Nel complesso, l'11% delle donne ha riferito di aver avuto la diagnosi di emicrania prima della gravidanza. Dall'analisi è emerso che le donne con emicrania avevano un rischio maggiore del 17% di parto pretermine, del 28% di ipertensione gestazionale e del 40% di preeclampsia. Inoltre, osservando l'emicrania con e senza aura, entrambe aumentavano la probabilità di sviluppare preeclampsia, il primo tipo di disturbo però in percentuale maggiore.