In assemblea Federazione svizzera delle comunità israelite: «Preoccupati per la sicurezza»

SDA

18.5.2025 - 22:00

Il consigliere federale Beat Jans ha assicurato che le minacce contro gli ebrei vengono prese molto sul serio
Il consigliere federale Beat Jans ha assicurato che le minacce contro gli ebrei vengono prese molto sul serio
Keystone

Gli ebrei svizzeri sono preoccupati per la loro sicurezza: è quanto emerso nell'assemblea dei delegati della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), svoltasi ieri a Zurigo.

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Stando a quanto comunicato stasera dalla stessa FSCI, al centro del discorso del presidente Ralph Friedländer vi è stata la data del 7 ottobre 2023 come come spartiacque storico.

L'attacco terroristico di Hamas contro Israele ha scosso profondamente il mondo ebraico, anche nella Confederazione: Friedländer ha parlato di un antisemitismo in forte aumento, degli attacchi contro persone e istituzioni ebraiche e della crescente preoccupazione per la sicurezza della vita ebraica.

A suo avviso la FSCI non si è però lasciata paralizzare dallo shock, ma ha agito in modo responsabile e deciso, in collaborazione con le autorità politiche, le Chiese, le organizzazioni musulmane e la società civile. «Siamo riusciti a restare uniti e a confrontarci con rispetto nonostante le nostre differenze», ha sottolineato il 66enne, citato nella nota.

Momento culminante del programma serale è stata la presenza del consigliere federale Beat Jans: Friedländer ha elogiato il suo impegno a favore della comunità ebraica, in particolare per il rafforzamento del sostegno alla sicurezza e per il divieto di Hamas, entrato in vigore la settimana precedente.

«In tema di sicurezza e dei costi enormi che essa comporta per la nostra comunità abbiamo fatto molti passi avanti: per anni abbiamo chiesto un maggiore sostegno statale, finalmente siamo stati ascoltati e il sollievo per le istituzioni ebraiche è tangibile».

«Il Consiglio federale prende molto sul serio la minaccia che incombe sulle persone ebree», ha risposto Jans. «E posso assicurarvi che, per le autorità competenti, la garanzia della sicurezza è una priorità assoluta», ha chiosato il responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia.

«Mi colpisce profondamente sapere che molte ebree e molti ebrei non si sentono più al sicuro a Zurigo», gli ha fatto eco la sindaca di Zurigo Corine Mauch. La città sta quindi rafforzando il proprio impegno attraverso un lavoro educativo mirato, un maggiore sostegno alla sicurezza e l'introduzione di un posizione dedicata alla lotta contro l'antisemitismo.

Sulla stessa lunghezza d'onda si è poi espresso il consigliere di stato Mario Fehr: «Se l'ebraismo, in tutte le sue sfaccettature, non può più svilupparsi liberamente, allora verrà a mancare qualcosa che ci riguarda tutti», ha avvertito.

Alla 120esima assemblea nazionale hanno preso parte 92 delegati in rappresentanza di 18 comunità israelite.