Società Il Giappone vuole innalzare l'età per i rapporti sessuali tra minori

SDA

18.2.2023 - 11:18

Attualmente l'età per rapporti sessuali consenzienti tra minori in Giappone è la più bassa fra i Paesi del G7. (Immagine d'archivio: una veduta di Tokyo).
Attualmente l'età per rapporti sessuali consenzienti tra minori in Giappone è la più bassa fra i Paesi del G7. (Immagine d'archivio: una veduta di Tokyo).
Keystone

Si fa sempre più acceso in Giappone il dibattito sull'innalzamento dell'età per rapporti sessuali consenzienti tra minori – che a 13 anni è la più bassa tra i Paesi del G-7.

Il governo di Tokyo ha allo studio una revisione del codice penale, e prevede di trasformare in reato il rapporto sessuale con le persone di età inferiore ai 16 anni, così come il fenomeno del voyeurismo, con l'obiettivo di proteggere i minori più vulnerabili.

A questo riguardo il Consiglio legislativo del ministero della Giustizia ha presentato ieri al numero uno del dicastero, Ken Saito, le bozze sull'inasprimento delle pene, che comprendono anche la punizione delle attività di riprese segrete delle parti intime dei minori e la condivisione pubblica delle immagini. L'età del consenso in Giappone è rimasta invariata dalla sua promulgazione nel 1907, e si confronta con i 16 anni negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, e i 14 in Italia e in Cina.

L'esecutivo conservatore intende presentare un emendamento al codice penale durante l'attuale sessione parlamentare, riferisce la stampa nipponica. Nello specifico le modifiche proposte renderanno illegali i rapporti sessuali con una persona di età inferiore ai 16 anni, indipendentemente dal consenso, mentre è prevista una eccezione per le relazioni tra giovani di almeno 13 anni con una differenza di età inferiore a cinque anni.

Per limitare le difficoltà a provare l'aggressione sessuale in situazioni in cui la vittima non può opporre resistenza, le revisioni comprenderanno diverse valutazioni delle impossibilità di difendersi dalla violenza subita: tra cui l'intossicazione, l'utilizzo di droghe, e i vari abusi legati alla forza fisica e la sudditanza psicologica. I termini di prescrizione dell'azione penale saranno inoltre estesi da 10 a 15 anni per i rapporti sessuali forzati e l'accusa di stupro, e da 15 a 20 anni per gli atti osceni con lesioni.

Nel 2017 il governo aveva rivisto il codice penale sui reati sessuali per la prima volta in più di un secolo, ma gli attivisti avevano giudicato insufficienti i tentativi di riforma; due anni dopo una serie di assoluzioni in casi di stupro aveva innescato manifestazioni a livello nazionale.