Fenomeni climatici Inverno straordinario, la conferma arriva da Davos

ATS

7.5.2019 - 09:58

Nella prima metà di gennaio è nevicato molto intensamente e in alcuni punti fino a bassa quota, come sopra a Schiers (GR, 660 m s.l. m.). Le forti e persistenti nevicate hanno causato in molte regioni un pericolo di valanghe «molto forte» (grado 5)
Nella prima metà di gennaio è nevicato molto intensamente e in alcuni punti fino a bassa quota, come sopra a Schiers (GR, 660 m s.l. m.). Le forti e persistenti nevicate hanno causato in molte regioni un pericolo di valanghe «molto forte» (grado 5)
Source: SLF/L. Dürr

L'inverno 2018/19 ha registrato precipitazioni nevose straordinarie, in particolare a nord delle Alpi, ed un pericolo di valanghe altissimo. Fino alla fine di aprile, gli incidenti da valanga hanno causato 19 vittime.

Lo comunica, martedì in una nota, l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos (GR).

Nella prima metà di gennaio nelle regioni settentrionali è nevicato in modo abbondante e persistente. Da 12 al 14 gennaio 2019 in molti punti del versante nordalpino è caduto più di un metro di neve, dalle Alpi urane a quelle sangallesi e nella Prettigovia nord addirittura oltre 1,5 metri.

Ma è soprattutto nelle regioni orientali che le precipitazioni di gennaio sono state particolarmente eccezionali: presso numerose stazioni del Liechtenstein e del nord dei Grigioni le altezze di neve fresca misurate in un periodo di dieci giorni hanno registrato veri e propri record.

Pericolo di valanghe "molto forte"

Questi grandi apporti di neve fresca, accompagnati da vento tempestoso, spiega l'istituto di Davos, hanno fatto sì che per il 14 gennaio sia stato previsto in molte regioni delle Alpi svizzere il pericolo di valanghe «molto forte» (grado 5), il più alto della scala europea. Durante questo periodo sono stati osservati numerosi distacchi di valanghe.

Nel complesso, fino alla fine di aprile, l'SLF ha ricevuto segnalazioni relative a 299 valanghe con danni personali o materiali, che hanno causato la morte di 19 persone. Negli ultimi vent'anni le slavine hanno causato mediamente 21 vittime durante il semestre invernale.

A sud inverno in anticipo ma più mite

Mentre nelle regioni settentrionali l'inverno è veramente iniziato solo agli inizi di dicembre, sul versante sudalpino le prime grandi nevicate si sono avute già alla fine di ottobre. Successivamente però la stagione è stata nel complesso molto asciutta e mite. Solo nel mese di aprile l'inverno si è fatto sentire nuovamente con due forti colpi di coda che hanno causato l'apporto di enormi quantità di neve fresca e un pericolo di valanghe «forte» (grado 4).

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