Clima I ghiacciai svizzeri hanno perso molto volume nell'ultimo anno

ATS

2.11.2017 - 12:52

Gli ultimi dodici mesi sono stati particolarmente critici per i ghiacciai svizzeri.
Gli ultimi dodici mesi sono stati particolarmente critici per i ghiacciai svizzeri.
SDA

I ghiacciai svizzeri la scorsa estate hanno perso globalmente 1500 milioni di metri cubi di ghiaccio, ossia circa il tre per cento del volume. Si tratta di una regressione estrema, più consistente di quella dell'estate canicolare del 2015, avvertono gli esperti.

Nei circa cento anni di rilevamenti, il 2017 fa quindi parte dei tre anni di maggior scioglimento: quasi come il 2011 e meno del 2003. Con la quantità di acqua generata quest'anno da tale fenomeno ogni economia domestica avrebbe potuto riempire una piscina di 25 metri.

I dati si basano sul bilancio - crescita invernale meno scioglimento estivo - di 20 ghiacciai svizzeri, riferisce oggi la commissione di esperti per la criosfera (la porzione di superficie terrestre dove l'acqua è presente allo stato solido: ghiacciai, neve, ghiaccio marino e permafrost) dell'Accademia delle scienze naturali svizzera. Le misurazioni sono state effettuate tra l'ottobre del 2016 e il settembre del 2017.

Tra le cause principali della perdita record di volume c'è un inverno povero di neve: il dicembre del 2016 è risultato tra i più secchi dall'inizio delle misurazioni e anche i mesi seguenti fino a marzo sono rimasti sotto la media delle precipitazioni.

Una parte del mese di maggio è stata inoltre molto secca a calda e poi ci sono state ondate di calore intenso in giugno (il secondo più caldo dall'inizio delle misurazioni) e in agosto.

In tale situazione la neve se ne è andata in fretta, lasciando i ghiacciai senza protezione. Settembre ha invece avuto temperature più fresche del solito, con alcuni giorni di nevicate in montagna, senza le quali la perdita di volume dei ghiacciai sarebbe stata ancora più rilevante.

Gli esperti aggiungono che in tutte le regioni del Paese la contrazione è stata decisamente oltre la media. Il fenomeno ha comportato anche lo sbriciolarsi di molte lingue di ghiacciai.

Particolarmente colpiti quelli tra la zona occidentale dell'Oberland bernese e il Vallese, soprattutto lo Tsanfleuron, La Plaine Morte e il Gries, al confine con il Ticino. In questi ultimi c'è stato un calo da due a tre metri della copertura media di ghiaccio, negli altri da uno a due metri. Hanno patito meno i ghiacciai nella zona del San Gottardo, con la perdita di "solo" un metro abbondante di spessore.

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