«Il Papa si è spento serenamente» dicono i medici del Gemelli che lo hanno seguito. La morte è avvenuta per un problema cerebrale.
Prima l’ictus che lo ha fatto sprofondare in un profondo coma, poi il collasso cardiocircolatorio irreversibile.
Nessun collegamento, almeno in apparenza, stando ai media italiani, tra cui La Repubblica, con i problemi respiratori che avevano portato al suo ricovero al Gemelli nel febbraio scorso.
Diffuso il testamento
La sala stampa ha anche diffuso il testamento del Papa, che era pronto dal 29 giugno 2022, «sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna», scriveva allora Francesco.
«Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus».
Il Papa, giova ricordarlo, è entrato in ospedale il 14 febbraio.
La domenica precedente aveva interrotto la lettura durante la messa a causa di difficoltà respiratorie.
Per alcuni giorni ha assunto antibiotici e cortisonici a Santa Marta, fino alla decisione che le terapie a casa non bastavano e l’ingresso nell’appartamento riservato ai pontefici dell’ospedale Gemelli.
È qui che i medici hanno rivelato la presenza di un’infezione «polimicrobica», cioè provocata da più virus, batteri e miceti, ai bronchi. Con una tac hanno scoperto la presenza di una polmonite bilaterale.
Papa Francesco soffriva anche di bronchiectasie e bronchite asmatiforme.
Sabato 22 febbraio c’è stato un peggioramento. Francesco ha avuto almeno due crisi respiratorie prolungate che hanno richiesto la somministrazione dell’ossigeno ad alti flussi e anche di trasfusioni.
Il Papa è rimasto ricoverato al Gemelli per 38 giorni, fino al 23 marzo, quando è stato dimesso.
I polmoni, il punto debole di Francesco
L’apparato respiratorio è sempre stato, come ricordano i media italiani, il punto debole del Papa, che di contro aveva un cuore forte.
Lui stesso ha raccontato che nell’agosto del 1957, cioè quando aveva 21 anni e frequentava il secondo anno di seminario a Villa Devoto a Buenos Aires, ha subito l’asportazione di un pezzo di polmone.
A causa di un'epidemia d'influenza persistente i medici scoprirono tre cisti sul lobo superiore del polmone destro e un versamento pleurico, così decisero di intervenire.
I problemi respiratori sono proseguiti per Bergoglio e da anziano lo hanno costretto più volte a curarsi.
Il 29 marzo del 2023 ebbe difficoltà dopo un’udienza generale perché respirava male. Fu ricoverato d’urgenza al Gemelli dove parlarono di bronchite.
Fu lui, una volta guarito, a raccontare che aveva avuto «una polmonite acuta e forte, nella parte bassa dei polmoni».