Letteratura Il Prix Goncourt allo scrittore senegalese Mbougar Sarr

SDA

3.11.2021 - 18:53

Ilavincitore del Prix Goncourt Mohamed Mbougar Sarr
Ilavincitore del Prix Goncourt Mohamed Mbougar Sarr
Keystone

Lo scrittore senegalese Mohamed Mbougar Sarr conquista l'edizione 2021 del Prix Goncourt, il premio letterario più ambito e prestigioso di Francia, equivalente del Premio Strega, tornato quest'anno a svolgersi in presenza a Parigi, dopo il duro tempo della pandemia.

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Una vittoria «storica» per il trentunenne scrittore nato a Dakar nel 1990, il primo dell'Africa subsahariana a conquistare il Goncourt, per il suo ultimo romanzo «La plus secrète mémoire des hommes», che narra, appunto, delle difficoltà incontrate dalla letteratura africana nel farsi riconoscere e che uscirà in italiano per le edizioni E/O nel 2022.

Una scelta emblematica nell'anno in cui il Nobel per la Letteratura è andato al tanzaniano Abdulrazak Gurnah.

Il Prix Renaudot, che come da tradizione viene assegnato subito dopo il Goncourt, è andato alla scrittrice belga bestseller Amélie Nothomb, per il suo romanzo «Premier sang», in cui racconta le memorie fittizie del padre, scomparso nel 2020.

Dopo l'edizione passata svoltasi in videoconferenza per i blocchi legati al Covid-19, la giuria – composta da sette uomini e tre donne – del Goncourt si è finalmente potuta riunire, come da tradizione, all'ora di colazione, al primo piano del ristorante Drouant di Parigi, tra il Louvre e l'Opéra.

«Una gioia nutrita da molti ricordi, di riconoscenza nei confronti di chi mi ha formato»

Intervistato dall'agenzia di stampa italiana ANSA poco dopo l'annuncio della vittoria, il giovanissimo autore – tra i più giovani ad aver mai ottenuto un Goncourt assieme alla scrittrice franco-marocchina, Leila Slimani, premiata nel 2016, all'età di 35 anni – ha detto di «provare molta gioia, ma una gioia molto semplice, profonda, perché è una gioia nutrita da molti ricordi, di riconoscenza nei confronti di chi mi ha formato».

Quanto al fatto di essere il primo scrittore dell'Africa subsahariana ad entrare nella cerchia ristretta dei premiati, «è certamente qualcosa di storico, ma credo anche che non si debba troppo insistere su questo: la cosa importante è che in avvenire ci siano sempre più scrittori che possano ottenerlo. Questo premio – ha continuato Mbougar Sarr – è un formidabile segnale di speranza e di bellezza che viene inviato allo spazio francofono e alla stessa Francia».

Il perché del riconoscimento

Attraverso questo riconoscimento i giurati dell'Académie Goncourt hanno anche voluto rendere discretamente omaggio a un suo illustre predecessore nero, René Maran, premiato esattamente 100 anni fa, nel 1921, ma che a causa del colore della sua pelle venne ignobilmente attaccato dalla stampa e da politici dell'epoca.

Soddisfazione per la vittoria è stata espressa, tra gli altri, dal presidente del Senegal, Macky Sall. «Calorose congratulazioni al nostro connazionale Mohamed Mbougar Sarr (...) Sono fiero di questa bella consacrazione che illustra la tradizione di eccellenza degli uomini e delle donne di Lettere senegalesi».

Gli altri tre romanzi in lizza erano «Milwaukee Blues» dello scrittore haitiano Louis-Philippe Dalembert, «Le Voyage dans l'Est» di Christine Angot e ''Enfant de salaud'' di Sorj Chalandon. La ricompensa del Prix Goncourt consiste in un assegno di appena 10 euro, che secondo la tradizione è meglio non incassare, ma il premio garantisce vendite per centinaia di migliaia di copie.

Il libro premiato lo scorso anno, «L'Anomalie» di Hervé Le Tellier, ha venduto esemplari per oltre un milione, qualcosa di mai accaduto dai tempi de «L'Amante» di Marguerite Duras nel 1984.