Gastronomia In Danimarca l'Oscar della ristorazione

SDA

19.7.2022 - 17:09

Lo chef Andreas Caminada davanti al suo Schloss Schauenstein a Fürstenau, nei Grigioni (foto d'archivio del 13 ottobre 2011)
Lo chef Andreas Caminada davanti al suo Schloss Schauenstein a Fürstenau, nei Grigioni (foto d'archivio del 13 ottobre 2011)
Keystone

Rimane in Danimarca il miglior ristorante del mondo, in una ideale staffetta tra i licheni e il mare di Copenaghen che dopo il Noma incorona quest'anno il Geranium numero uno della classifica 50 Best Restaurant, edizione numero venti.

«Una magia che si realizza» ha commentato lo chef danese Rasmus Kofoed ma la sua insegna era data per favorita in quanto già posizionata al secondo posto lo scorso anno e col regolamento che esclude dalla valutazione chi ha già vinto, come il Noma appunto e l'italiano Massimo Bottura.

Cerimonia spostata da Mosca a Londra

Quest'anno nessuno chef russo è stato preso in valutazione dalla giuria internazionale così come voluto dagli organizzatori che hanno spostato da Mosca a Londra la cerimonia di premiazione dopo l'invasione dell'Ucraina.

Sul trono degli Oscar della ristorazione mondiale, con l'attore Stanley Tucci a condurre la cerimonia di premiazione tenutasi a Londra, conquistano la seconda posizione il peruviano Central di Virgilio Martinez e il Disfrutar, a Barcellona, del trio Mateu Casanas, Eduard Xatruch e Oriol Castro.

Unico svizzero lo Schloss Schauenstein

Unico ristorante svizzero nella speciale classifica è lo Schloss Schauenstein di Andreas Caminada a Fürstenau (GR), che si è piazzato al 40esimo posto.

A conquistare la posizione più alta tra i ristoranti italiani è il Lido 84, ristorante di Gardone Riviera (Brescia) di Riccardo Camanini che sale all'ottavo posto mentre lo scorso anno era quindicesimo. In decima posizione al mondo, guadagnandone 16 in un anno, Le Calandre di Rubano (Padova) dei fratelli Alajmo, con Massimiliano in cucina e Raf come manager.

Colombiana la «migliore chef»

In linea con la filosofia dei The Best 50 che, come ha sottolineato il direttore William Drew, promuove le diversità e un futuro migliore sul piano dell'ambiente e della salute. È una colombiana Leonor Espinosa, 59 anni, a ricevere il premio di «migliore chef donna al mondo», titolo detenuto lo scorso anno dalla peruviana Pía León. Il suo ristorante Leo, a Bogotá, si classifica 48esimo.

Mentre il premio per il miglior ristorante sostenibile va allo spagnolo Aponiente di El Puerto de Santa Maria dello chef Angel Leon.

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