Ecco in quanti morironoIn Guyana 45 anni fa ci fu il più grande suicidio di massa
SDA
18.11.2023 - 19:26
A 45 anni da quello che viene ricordato come il suicidio collettivo più grande della storia, restano vivi alcuni interrogativi sulle dinamiche interne che portarono alla morte dei 918 seguaci della setta del 'Tempio del popolo' a Jonestown, in Guyana.
Keystone-SDA
18.11.2023, 19:26
18.11.2023, 19:38
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Dubbi mai dissipati dai racconti frammentari di pochi sopravvissuti e le troppo embrionali informative dell'Fbi, soprattutto a causa della morte dei testimoni e di chi aveva deciso di investigare sulla società 'utopica' che aveva fatto dell'ex colonia britannica in Sudamerica, incastrata tra Brasile, Venezuela e Suriname il proprio paradiso in terra.
Era il 18 novembre del 1978 quando un plotone di soldati scoprì, in un'area remota a 60 chilometri dalla capitale Georgetown, i corpi senza vita di 918 persone (tra cui almeno 200 bambini).
Allarmato dalla divulgazione di ideali socialisti e ‹hippie› tra i membri del «Tempio del popolo» fondato negli anni ‹50 negli Stati Uniti dal pastore evangelico Jim Jones, il 'bureau› aveva iniziato a indagare.
Morte con il cianuro
Il reverendo aveva lasciato San Francisco per fondare a Jonestown la sua comunità religiosa marxista basata sul valore della sottomissione degli adepti e delle donazioni di tutti i loro beni.
Tuttavia le voci di abusi e indottrinamenti praticati nella comune, prima negli Usa e poi in Sudamerica, giunsero all'orecchio del deputato californiano Leo Ryan, che annunciò un sopralluogo e accurate indagini. L'arrivo delle autorità Usa a Jonestown fu interpretato dal guru come una «minaccia capitalista» e ordinò la distribuzione di cianuro ai suoi adepti, spingendoli a togliersi la vita.
Ma non tutti morirono. Il giorno successivo al suicidio di massa alcuni membri eseguirono l'ultimo volere del reverendo e uccisero il deputato Ryan e tre giornalisti che lo accompagnavano, sulla pista di atterraggio, prima che potessero raggiungere il tempio e dissipare i misteri che ancora lo circondano.