Porno, gioco e alcolIn Italia dal 12 novembre scatta l'«age check»: stop ai minori sui siti a rischio
ai-scrape
3.11.2025 - 09:26
In Italia i siti con contenuti per adulti dovranno implementare un sistema di verifica dell'età.
Imago
In Italia, a partire dal 12 novembre, i siti con contenuti per adulti dovranno implementare un sistema di verifica dell'età in due fasi, che include l'identificazione e l'autenticazione dell'utente.
In Italia, dal 12 novembre, i siti vietati ai minori (porno, gambling, alcol, sigarette) dovranno adottare un sistema di verifica dell’età deciso da Agcom.
Il modello italiano prevede terze parti certificate e una procedura in due fasi: identificazione dell'utente e successiva autenticazione.
Con app dedicate e «doppio anonimato», i dati restano minimizzati: il verificatore non sa a che servizio serve la prova e il sito non riceve dati identificativi.
In Italia l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha stabilito che, a partire dal 12 novembre, i siti vietati ai minori, come quelli che offrono contenuti pornografici, gioco d'azzardo o vendono alcolici e sigarette, dovranno implementare un sistema di verifica dell'età.
Questa misura, come riferito anche dalla «Rai», è prevista da una delibera approvata in primavera, e concede ai portali sei mesi per adeguarsi.
Il sistema si basa sull'intervento di terze parti indipendenti e certificate, incaricate di verificare la maggiore età degli utenti. Il processo di verifica si articola in due fasi: inizialmente, l'utente viene identificato, e successivamente, autenticato per confermare la sua identità.
Sicurezza e dati personali
Gli utenti potranno utilizzare app dedicate, installate sui loro dispositivi mobili, per identificarsi e fornire la prova dell'età richiesta direttamente ai siti o alle piattaforme. Queste app sono simili a quelle utilizzate per i portafogli di identità digitale.
Secondo l'Agcom, questo sistema garantisce un adeguato livello di sicurezza e rispetta il principio di minimizzazione dei dati personali raccolti.
Il meccanismo di «doppio anonimato» impedisce ai fornitori di verifica dell'età di conoscere il servizio per cui viene emessa la prova dell'età, mentre la prova fornita al sito non contiene dati identificativi dell'utente.