Materiale bellico Difficili i controlli svizzeri sulle riesportazione di armi in India

bt, ats

22.8.2024 - 16:13

Le ispezioni sono state giudicate insoddisfacenti. (foto simbolica)
Le ispezioni sono state giudicate insoddisfacenti. (foto simbolica)
Keystone

La Svizzera sta incontrando difficoltà nel controllare le regole di non riesportazione del materiale bellico in India. Lo scorso novembre una delegazione elvetica non è riuscita a ispezionare tutte le armi consegnate al gigantesco Paese asiatico.

Secondo un rapporto visionato da Keystone-ATS, che conferma informazioni diffuse dalla SRF, la delegazione ha potuto procedere fisicamente alle verifiche solo su una piccola parte delle armi. In diverse occasioni, i controlli sono stati effettuati tramite videochiamata.

In un caso, l'ispezione via smartphone o portatile è fallita a causa di una connessione Internet insufficiente. La Segreteria di Stato dell'economia (SECO), responsabile dei controlli delle esportazioni di armamenti svizzeri, ha quindi bollato i risultati come «insoddisfacenti».

Sebbene non vi siano indicazioni di un trasferimento delle armi, il rapporto si chiede se quelle non verificate possano effettivamente essere state spostate. L'ambasciata svizzera a New Delhi considera comunque basso questo rischio, mentre quella indiana a Berna non ha risposto a un richiesta di commento avanzata da Keystone-ATS.

Da alcuni anni la Svizzera si riserva il diritto di verificare il rispetto delle norme di non riesportazione di materiale bellico nel Paese in questione. La legge in materia è stata modificata dopo l'apparizione di bombe a mano elvetiche durante la guerra civile siriana nel 2012. L'acquirente originale, gli Emirati Arabi Uniti, le aveva donate alla Giordania.

Da quell'anno, la SECO ha svolto 54 controlli in 35 diversi Stati, stando a documenti risalenti al marzo del 2023. Nel 2022 ciò è avvenuto in Bulgaria, a Hong Kong, in Kuwait, in Slovenia, in Sudafrica e in Corea del Sud.

Come noto, le esportazioni di materiale bellico sono al centro di intensi dibattiti dall'inizio del conflitto in Ucraina. La Confederazione infatti non autorizza il trasferimento di armi a Kiev a causa della sua neutralità.

Una commissione del Consiglio nazionale ha recentemente posto in consultazione delle proposte di adeguamento della legge. La maggioranza dei suoi membri vorrebbe allentare il divieto di riesportazione verso Paesi che hanno meccanismi di controllo delle esportazioni paragonabili a quelli svizzeri e che condividono valori simili.

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