VaticanoIntervento riuscito per Papa Francesco, «sta bene, è sveglio e vigile»
SDA
7.6.2023 - 20:34
Un intervento chirurgico di tre ore che «si è svolto senza complicazioni». È la comunicazione che arriva alle 18:28 dalla sala stampa vaticana e che fa tirare un sospiro di sollievo sulla salute del Papa.
Keystone-SDA, SDA
07.06.2023, 20:34
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Poi le parole rassicuranti del professor Sergio Alfieri che lo ha operato: «Il Santo Padre sta bene, è sveglio e vigile. Mi ha già preso in giro» chiedendo: «Quando la terza?». Perché oggi, mercoledì, era la seconda volta che veniva operato dal professore del Policlinico Gemelli.
Bergoglio, dopo il decorso operatorio, che normalmente è tra i cinque e sette giorni per questo tipo di intervento, ma nel suo caso bisognerà vedere perché ha 86 anni, «tornerà a fare una vita normale», anche a viaggiare come programmato. Alfieri chiarisce con decisione: «Il Papa non ha altre malattie».
Colpa di un «laparocele incarcerato»
Mercoledì mattina Francesco si era recato al Policlinico Gemelli per affrontare un'operazione di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. In termini tecnici, nella diagnosi dei medici, si parlava di un laparocele incarcerato, un'ernia all'addome che provoca dolori lancinanti e soprattutto può causare un'occlusione intestinale.
Il Papa di mattina aveva tenuto regolarmente l'udienza generale in Piazza San Pietro. Parlando di Santa Teresina e salutando i gruppi presenti. «Scherzava e sorrideva», riferiscono persone vicine al Papa che, commentando con i collaboratori più stretti il suo prossimo ricovero, mentre si stava recando in ospedale, avrebbe anche fatto una battuta: «Sono scherzi della vecchiaia».
Tre ore d'intervento
Poi alle 11.20 l'arrivo con la 500 targata «Scv» al Gemelli dove è stato operato e, dopo tre ore di intervento, condotto nell'appartamento al decimo piano. Ieri il Papa si era recato proprio al Gemelli per alcuni controlli dai quali sarebbe emersa, presumibilmente da una TAC, l'urgenza di questo intervento.
D'altronde se è vero che Francesco anche questa mattina era sereno e sorridente, in molti, negli ultimi giorni, l'hanno visto provato e molto dolorante. Sarebbero state proprio queste fitte lancinanti all'addome a convincerlo a sottoporsi all'operazione.
Oltre all'equipe del professor Alfieri, accanto al Papa c'era il fedele infermiere Massimiliano Strappetti, l'angelo custode al quale il Pontefice ha da qualche tempo affidato la sua salute.
La salute è quella di una persona della sua età
Ottantasei anni, quelli del Papa, portati bene e con grande energia. Eppure la salute è quella fragile di una persona della sua età. Grande dunque è stata l'apprensione nel mondo e la vicinanza, a partire da quella del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che gli ha augurato «una serena convalescenza e un pronto e completo ristabilimento».
Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, prima dell'intervento, aveva detto ai giornalisti: «Lo seguiamo col nostro affetto e con la nostra preghiera». E se la degenza potrebbe essere non breve «anche se da un letto di ospedale, riprenderà l'esercizio del ministero. Quindi se ci sono cose che devono essere decise, urgenti, si porteranno a lui all'ospedale Gemelli», chiarisce Parolin.
Per precauzione sospese tutte le udienze
In via precauzionale sono state sospese tutte le udienze fino al 18 giugno, anche se è immaginabile che terrà la recita dell'Angelus, domenica 11 giugno, dal balconcino del decimo piano del Gemelli che Papa Wojtyla aveva ribattezzato «Vaticano Terzo». Invece proprio in questi giorni sono stati annunciati (e al momento sono confermati) due viaggi all'estero in agosto: in Portogallo e in Mongolia.
Da segnalare infine che, per la prima volta in questo pontificato, il Vaticano ha scelto di comunicare in maniera tempestiva e puntuale ciò che sta affrontando il Papa in ospedale, anche con un bollettino in diretta su «Vatican News».
Per l'intervento al colon nel 2021 le informazioni ufficiali vennero fornite con il contagocce, e per l'intervento alla cataratta, nel 2019, non ci fu mai una comunicazione ufficiale. A marzo di quest'anno, infine, il ricovero d'urgenza per la bronchite era stato inizialmente derubricato a «controlli programmati».