Un agguato? Scontri dopo Inter-Juve, 3 agenti feriti, inflitti 50 divieti d'entrata

SDA

5.2.2024 - 17:31

Dopo la vittoria dell'Inter, qui il capitano Lautaro Martinez, sulla Juve sono scoppiati scontri tra i tifosi delle due squadre italiane
Dopo la vittoria dell'Inter, qui il capitano Lautaro Martinez, sulla Juve sono scoppiati scontri tra i tifosi delle due squadre italiane
Keystone

Cinquanta Daspo (Divieti di accedere alle manifestazioni sportive ndr), due arresti e tre agenti feriti, il bilancio al termine degli scontri al termine del big match Inter-Juventus, su cui sono ancora in corso indagini da parte della Digos.

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Stando ai primi accertamenti della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (digos), un vero e proprio agguato organizzato è andato in scena fuori dallo stadio milanese, lunedì a tarda sera, dopo l'incontro tra le due prime squadre del campionato italiano di calcio.

Spente le luci a San Siro, mentre il bus con a bordo i tifosi juventini partiva alla volta di Torino, un gruppo di supporter interisti è entrato in azione, scagliando bombe carta contro l'autobus e la Polizia.

Un agguato programmato

La modalità dell'aggressione, con tanto di mazze, tirapugni e sfollagente telescopici (poi sequestrati), sincronizzata e partita dopo la mezzanotte, ben oltre la fine della partita, ha persuaso gli investigatori che si sia trattato di un agguato organizzato.

Ed è proprio a chi ha predisposto il blitz dei tifosi nerazzurri, molti volti nuovi della curva e qualcuno invece già noto, a cui punta la Polizia italiana, ritenendo non fosse presente tra i fermati.

Arrestati, ma già tornati a piede libero in mattinata, un 22enne e un 24enne, mentre gli altri 48 sono stati tutti denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

Situazione tesa già dalla mattina

Al vaglio della Digos le posizioni di altri due tifosi indagati, per i quali potrebbe scattare l'arresto dati i precedenti Daspo già emessi a loro carico. Il Questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso poi il Daspo per tutti e 50 i supporter interisti.

Il servizio di ordine pubblico era entrato in funzione sin dalla mattinata e 18 tifosi juventini nel pomeriggio erano stati identificati per aver lanciato un petardo sotto il pullman di un Inter Club mentre un altro supporter bianconero di 21 anni, in possesso di un fumogeno, era stato denunciato e allontanato dallo stadio dopo l'emissione nei suoi confronti di un Daspo della durata di un anno.

Circa 60 supporter juventini, inoltre, erano stati allontanati dallo stadio dopo essersi presentati ai tornelli senza i biglietti.

Tre agenti feriti

Dopo il match, quando ormai le tifoserie delle due squadre si erano allontanate dallo stadio, il traffico era già defluito e restava solo da scortare all'esterno il bus dei tifosi juventini, il gruppo di ultras nerazzurri è spuntato fuori dal nulla, scagliando bombe carta contro l'autobus e contro i poliziotti, colpendo anche una delle auto di servizio.

Immediata la reazione degli agenti italiani, a difesa del pullman e per bloccare altre possibili aggressioni. Durante i tafferugli alcuni agenti, tre in particolare, sono stati colpiti con bottigliate alle braccia, calci e pugni e probabilmente con qualcuno degli oggetti poi trovati a terra e sequestrati.

Uno di loro è finito in osservazione in ospedale con diverse contusioni, fortunatamente senza riportare gravi conseguenze.

Per i due ultrà interisti di 22 e 24 anni, è stato convalidato l'arresto, ma non è stata applicata alcuna misura cautelare, e quindi sono tornati liberi.