Addio a Lata DidiL'India piange il suo «usignolo»: addio a Lata Didi
SDA
6.2.2022 - 20:42
«L'usignolo dell'India» ha smesso di cantare. All'età di 92 anni è scomparsa per le conseguenze del Covid Lata Didi (nata Mangeshkar), tra le voci più note e amate del Paese, che per decenni ha spopolato nelle radio e nei film di Bollywood.
06.02.2022, 20:42
06.02.2022, 21:06
SDA
Si narra che Lata Didi fece commuovere fino alle lacrime anche il primo ministro Jawaharlal Nehru, con un inno patriottico ai soldati uccisi nella guerra con la Cina del 1962. Oggi, domenica, ad annunciarne la morte è stato il suo successore Narendra Modi.
«Sono angosciato oltre le parole. La gentile e premurosa Lata Didi ci ha lasciato. Lascia un vuoto nella nostra nazione che non può essere riempito», ha scritto su Twitter il capo del governo di Nuova Delhi, che si è immediatamente recato a Mumbai per darle l'ultimo saluto, mentre una folla le rendeva omaggio davanti alla sua residenza, e ha decretato due giorni di lutto nazionale, con bandiere a mezz'asta in tutta l'India.
I am anguished beyond words. The kind and caring Lata Didi has left us. She leaves a void in our nation that cannot be filled. The coming generations will remember her as a stalwart of Indian culture, whose melodious voice had an unparalleled ability to mesmerise people. pic.twitter.com/MTQ6TK1mSO
Nata il 28 settembre 1929 a Indore, nello stato di Madhya Pradesh nell'India centrale, Lata Didi, come veniva chiamata, è stata un'icona nazionale, ispirando generazioni di musicisti e artisti, e un simbolo della cultura locale, cui veniva riconosciuto tra l'altro il merito di aver saputo gettare un ponte tra le diverse anime di una nazione profondamente sfaccettata.
Così oggi la piangono le tante star di Bollywood, come l'attore Anil Kapoor, noto per la sua interpretazione nel film premio Oscar «The Millionaire», che dice di avere «il cuore spezzato ma benedetto dall'aver conosciuto e amato quest'anima incredibile».
Heartbroken, but blessed to have known & loved this incredible soul...Lataji holds a place in our hearts that will never be taken by anyone else. That's how profoundly she has impacted our lives with her music. May she rest in peace & light up the heavens with her brightness 🙏🏻 pic.twitter.com/HjgIQyE7mo
Iniziata quand'era ragazzina sotto la spinta del padre Deenanath Mangeshkar, a sua volta noto cantante e attore di teatro, la sua carriera è andata avanti per più di settant'anni con un repertorio di quasi 30mila canzoni registrate in 36 lingue.
Dopo il primo successo già a 18 anni con il film «Majboor», nel cinema di Bollywood è diventata sempre più un'icona, prestando la voce in oltre mille pellicole, spesso come cantante in playback, senza comparire sullo schermo. Un percorso che l'ha resa amatissima in India, fino a ricevere nel 2001 la massima onorificenza civile nazionale, il Bharat Ratna.
Un successo accompagnato a una profonda riservatezza, che l'aveva indotta a rifiutare le numerose richieste della sua Bollywood di girare un biopic sulla sua vita: un'indole umile e schiva che ha contribuito a farla entrare ancor di più nel mito locale e che oggi porta tutta l'India a piangerne la scomparsa.