AmbienteLanciato l'allarme, l'UE è impreparata ai crescenti rischi climatici
SDA
11.3.2024 - 21:57
Dagli incendi alle ondate di calore, dalla siccità alle inondazioni: senza «interventi urgenti e decisivi» contro i cambiamenti climatici, l'Europa rischia di andare incontro a vere e proprie «catastrofi». A lanciare l'allarme è stata l'Agenzia europea dell'ambiente (Aea).
11.03.2024, 21:57
12.03.2024, 11:32
SDA
Questo nel suo primo rapporto sulla valutazione dei rischi climatici in Europa in cui conclude che molti dei problemi legati al clima hanno già raggiunto «livelli critici» in Europa, minacciando la sicurezza alimentare ed energetica, nonché gli ecosistemi e le infrastrutture del continente che sta registrando «i più rapidi aumenti delle temperature al mondo».
Davanti all'aumento dei rischi climatici, secondo quanto si legge nel rapporto pubblicato lunedì, le politiche di adattamento e mitigazione non riescono a stare al passo.
Ecosistemi, alimenti, salute, infrastrutture, economia e finanza: di 36 principali 'rischi climatici' finiti sotto la lente dell'Aea, 21 richiedono «azioni più immediate» da parte Ue e 8 di «una risposta di emergenza».
Tra Nord e Sud, è l'Europa meridionale a essere «particolarmente a rischio» a causa di incendi, ondate di calore e scarsità di acqua. Da qui l'invito ai politici «europei e nazionali» ad «agire immediatamente» e adottare un «approccio coordinato tra Ue e governi» ma anche tra governi e regioni.
Necessario agire
Il documento dell'Aea dovrebbe servire a orientare le necessarie azioni e arriva alla vigilia della pubblicazione di una comunicazione sulla resilienza climatica da parte dall'esecutivo europeo, l'ultima grande iniziativa in materia di clima e Green Deal prima delle elezioni di giugno.
Una risposta all'allarme lanciato lunedì dall'Aea che offrirà ai governi un ventaglio di misure politiche da adottare per reagire e prepararsi a potenziali scenari catastrofici.
La Commissione proporrà, a quanto apprende l'ANSA, di integrare la resilienza climatica nelle decisioni finanziarie, nella governance e nella pianificazione e di sviluppare e condividere strumenti e dati per anticipare e gestire i rischi legati all'aumento delle temperature.
Un passaggio solo formale
La comunicazione sarà presentata dal vice presidente per il Green Deal, Maros Sefcovic, a Strasburgo, dove sempre martedì la plenaria dell'Eurocamera dovrà confermare l'accordo politico sulla nuova direttiva per le case green che punta a un parco immobiliare dell'Ue a emissioni zero entro il 2050.
Un passaggio solo formale, secondo il relatore, l'irlandese dei Verdi Ciaran Cuffe, secondo cui l'intesa incasserà «ampio sostegno» da parte della maggioranza dei gruppi politici, dal Ppe agli S&D, passando per Renew, Verdi e Sinistra.
I Ventisette avranno poi due anni di tempo per adeguarsi alla direttiva e presentare all'Ue i piani nazionali di ristrutturazione, ovvero una tabella di marcia per indicare la via che intendono seguire per centrare gli obiettivi.