Esposizione La caccia, una questione a doppio taglio al Museo Alpino Svizzero

fa, ats

26.8.2021 - 08:00

Uccisione crudele o rispetto per l'animale? Il Museo Alpino Svizzero dedica una mostra al mestiere della caccia, percepito come a doppio taglio.
Uccisione crudele o rispetto per l'animale? Il Museo Alpino Svizzero dedica una mostra al mestiere della caccia, percepito come a doppio taglio.
Keystone

La caccia come esperienza nella natura o come sport crudele: il Museo Alpino Svizzero di Berna presenta «A caccia. Fra mestiere e tradizione», una mostra che affronta proprio questa natura a doppio taglio senza fornire risposte semplici.

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Al centro della mostra, i visitatori si imbattono in un gruppo di cervi astratti in legno dipinto di bianco; servono da piedistallo per circa 60 oggetti esposti: da un fucile da caccia a un coltello per tagliare la selvaggina passando da una padella da cacciatore per preparare la carne; o ancora un estratto della legge sulla caccia, timbri e un brevetto; e infine abiti da caccia alla moda.

Racconti di cacciatrici e cacciatori

L'esposizione è strutturata secondo i temi del pianificare, preparare, osservare, aspettare, sparare e cucinare. Vengono illustrati da Pirmina Caminada, Eduard Epp, Kurt Huggler e Arnold Berchtold – una cacciatrice e tre cacciatori dei Grigioni, Berna, Vallese e Uri. In diverse postazioni audio parlano del loro lavoro e del loro atteggiamento verso la caccia.

Appese alle pareti delle sale espositive, le fotografie di Anne Golaz e Alex Ochsner. Entrambi hanno accompagnato i cacciatori nel loro lavoro. Le foto mostrano diverse prospettive sulla caccia, comprese immagini di come gli animali morti vengono ulteriormente lavorati. «Può essere difficile vedere come viene sventrato un cervo», dice la curatrice Barbara Keller in un'intervista a Keystone-ATS.

Ma Keller vuole esporre il suo pubblico proprio a questa difficoltà. «Mi interessava l'ambivalenza del soggetto». Pirmina Caminada, per esempio, dice che nel momento in cui spara a un animale, prova una profonda gratitudine nei suoi confronti. Per qualcuno che non ha familiarità con la caccia, è difficile capire «come tutto questo possa combaciare», dice Keller.

La caccia come specchio sociale

Mentre alcuni considerano la caccia come una delle ultime esperienze nella natura, altri la vedono come uno sport crudele. In questo contesto, Keller vuole concentrarsi sul mestiere della caccia e trasmettere le conoscenze moderne e tradizionali che compongono questo antico mestiere. «Al contempo, le questioni socio-politiche risuonano nelle storie e nelle immagini», dice Keller.

La rilevanza sociale dell'argomento è dimostrata solo dal fatto che «sempre più persone senza un legame diretto con la caccia» stanno esprimendo interesse per un corso di caccia; molte di queste persone interessate vengono dalla città e ci sono «decisamente più donne», precisa un comunicato del Museo Alpino sulla mostra. Secondo la nota, il numero di donne cacciatrici nel cantone urbano di Zurigo «è più che raddoppiato» dal 2014 al 2019.

E così Keller insiste sulla sede della mostra, il Museo Alpino Svizzero nel mezzo della città di Berna, con la sua funzione di ponte tra città e regioni di montagna. Il rapporto con la caccia riflette le condizioni sociali della Svizzera urbana ed alpina. Non ci sono risposte semplici alle domande correlate.

La mostra «A caccia. Fra mestiere e tradizione» può essere visitata da oggi fino al 2 gennaio. Più ampie informazioni si possono trovare sul sito dell'esposizione.