Criminalità Rapine ai bancomat, fenomeno in aumento. Ecco come funziona

dpa/gusi

4.1.2019

Lo sportello bancomat di Arzo, nel canton Ticino. I malviventi hanno completamente distrutto l'apparecchio.
Lo sportello bancomat di Arzo, nel canton Ticino. I malviventi hanno completamente distrutto l'apparecchio.
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La procedura dura meno di tre minuti. La banda di malviventi arriva sul posto, fa esplodere il distributore e si porta via tutti i soldi. Un fenomeno in forte aumento in tutta Europa. La polizia ha lanciato l'allarme.

Anche la Svizzera è diventata bersaglio dei rapinatori dei distributori automatici. A novembre, i criminali hanno colpito ben due volte in Ticino. Hanno inizialmente fatto esplodere un distributore di banconote a Coldrerio e poi hanno assaltato un distributore della Banca Raiffeisen di Arzo una settimana dopo. In entrambi i casi, gli uomini si sono accaparrati un bottino di diverse migliaia di franchi. Per il momento, non sono stati ritrovati né il denaro né i malviventi.

Fenomeno diffuso

Le esplosioni avvenute in Ticino sono ben lontane dall'essere casi isolati. In Europa, questo fenomeno criminale è in netta crescita.

In Germania, nel 2018 è stato preso d'assalto circa un bancomat a settimana. I 350 casi conosciuti sono attualmente oggetto di investigazioni, come mostrano le ultime cifre dell'Ufficio federale della polizia criminale tedesca. (BKA).

Una tendenza pericolosa, come ha comunicato la polizia negli ultimi giorni. «Il pericolo è enorme», dichiara Jörg Reinemer, portavoce del servizio di polizia di Mittelhessen, in Germania, visto che gli sportelli automatici si trovano spesso al piano terra di edifici abitati. Le persone potrebbero dunque facilmente ritrovarsi coinvolte dalle conseguenze di una detonazione, difficilmente valutabili.

Le bande organizzate operano in tutta Europa

La polizia non ritiene che questi rapinatori di sportelli automatici agiscano da soli. Quanto alla loro modalità operativa, è quasi sempre la stessa. Il portavoce della polizia Jörg Reinemer spiega: «I banditi cercano dei distributori situati in punti caratterizzati da un buon collegamento alla rete stradale.

Possono così darsi alla fuga rapidamente attraverso l'autostrada o altri assi viari principali. Generalmente salgono a bordo di auto potenti e si mostrano spericolati al volante». I poliziotti ritengono che questi ladri appartengano «molto probabilmente» al crimine organizzato. La maggior parte agisce in bande. Sono molto professionali e ciascuno di essi ha un ruolo ben preciso da svolgere.

Rischi non trascurabili

Tuttavia, i ladri si espongono a un rischio non trascurabile. Per commettere i loro crimini, utilizzano in genere un mix di gas– la cui potenza esplosiva è difficile da valutare. «Non è raro che l'esplosione non avvenga come previsto», dichiara il portavoce della polizia Jörg Reinemer.

In questo caso, i malviventi non hanno abbastanza forza da soli per rompere il distributore. Succede anche che la detonazione sia così importante da danneggiare anche l'edificio, non limitandosi a distruggere il solo bancomat.

Fughe di chilometri

Spesso, i ladri percorrono chilometri per commettere i loro furti: la maggior parte dei sospetti sono malviventi di passaggio che provengono da altri paesi europei, constata il BKA. Ciò complica le investigazioni. Ma questo non è l'unico fattore che rende il compito difficile agli inquirenti: le esplosioni, infatti, causano spesso la distruzione di tutte le tracce e i testimoni sono rari, precisa Jörg Reinemer.

In Germania come in Svizzera, le banche mettono in sicurezza sempre più i loro distributori di banconote. Tuttavia, nessuna filiale vuole svelare i suoi metodi. La divulgazione di tali informazioni, infatti, rischierebbe di rendere più facile il compito dei ladri.

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