Affondato 90 anni fa Fallito il nuovo tentativo di recupero del «DS Säntis» dal Lago di Costanza

mp, ats

26.5.2024 - 12:59

Per il momento dal Lago di Costanza si può ammirare il Säntis, ma non il piroscafo con l'omonimo nome (foto d'archivio)
Per il momento dal Lago di Costanza si può ammirare il Säntis, ma non il piroscafo con l'omonimo nome (foto d'archivio)
Keystone

Il recupero del piroscafo «DS Säntis» nel lago di Costanza è nuovamente fallito. Lo ha dichiarato a «BlickTV» Silvan Paganini, il presidente dell'associazione che si occupa del recupero del vecchio battello, affondato 90 anni or sono.

Keystone-SDA, mp, ats

Oggi il piroscafo a ruote laterali avrebbe dovuto essere sollevato a 12 metri sotto la superficie dell'acqua. Tuttavia, sono sorti dei problemi.

L'operazione è fallita perché i freni dell'argano a cavo, che avrebbe dovuto far scendere la piattaforma di recupero verso il battello sul fondo del lago di Costanza, non hanno retto, ha spiegato Paganini.

L'abbassamento della piattaforma ha funzionato bene all'inizio. Ma poi le immagini in diretta di «BlickTV» hanno mostrato improvvisamente le funi che precipitavano in profondità. La piattaforma ha quindi colpito la nave in modo incontrollato.

L'associazione presieduta da Paganini aveva già tentato il recupero del relitto in aprile. In quell'occasione, una delle corde si era rotta. Inoltre, era stato necessario sostituire parti tecniche del robot subacqueo.

Rottamazione troppo cara

Il «DS Säntis» fu affondato nel maggio 1933 poiché non più atto alla navigazione. Si trova al centro del Lago di Costanza fra Romanshorn e Langenargen (D). All'epoca una rottamazione era considerata troppo cara.

Le autorità del Canton Turgovia – in seguito a un consulto con quelle di Baden-Württemberg (D), Baviera (D) e Vorarlberg (A) – hanno approvato il progetto lo scorso febbraio. Inizialmente era previsto di portare il battello a secco entro metà aprile, ma le cattive condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato gli scorsi mesi hanno provocato ritardi nei lavori di preparazione.

La rottura della fune principale che era collegata alle corde legate al ponte anteriore del relitto ha poi costretto a rimandare ulteriormente i lavori di recupero.

Una volta completata l'impresa è prevista l'esposizione del relitto al pubblico. Il battello di 48 metri, che poteva trasportare fino a 400 passeggeri, aveva iniziato la sua attività nel 1892.