SpazioLanciata la navetta cargo Cygnus per la Stazione Spaziale, ma c'è stato un problema
SDA
5.8.2024 - 11:32
Lanciata ieri dalla Florida una nuova navetta Cygnus di rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale.
Keystone-SDA
05.08.2024, 11:32
05.08.2024, 13:26
SDA
Poco dopo il lancio la navetta ha riscontrato un problema nell'accensione dei motori ma si confida comunque nella perfetta riuscita della missione che ha a bordo 3700 chilogrammi di materiali, tra alimenti, combustibile e alcuni nuovi esperimenti scientifici e alcuni piccoli satelliti cubesat, da 10 centimetri di lato, per scopi educativi.
La partenza è avvenuta domenica 4 agosto alle 17:02 dalla base di Cape Canaveral in Florida con un razzo Falcon 9 che, come di consueto, ha fatto atterrare il suo primo stadio pochi minuti dopo il lancio.
Una volta in orbita la Cygnus ha dispiegato i pannelli solari ma «la navicella spaziale ha perso la sua prima accensione programmata per le 11:44 (le 19:44 ora svizzera) a causa di un ritardo nell'ingresso nella sequenza di accensione», ha comunicato la Nasa che ha anche specificato però che «non ci sono indicazioni che il motore abbia problemi».
Una nuova accensione dei motori è programmata nelle prossime ore e si confida che la Cygnus raggiunga la Iss come da programmi, intorno alle 9 di mattina del 6 agosto quando sarà poi agganciata dal braccio robotico della Iss e fatta attraccare.
Si tratta della 21esima Cygnus, la navetta cargo della Northrop Grumman realizzata in parte negli stabilimenti di Thales Alenia Space a Torino, intitolata a Richard «Dick» Scobee, l'astronauta della Nasa che comandò la sfortunata missione Sts-51-L dello Space Shuttle Challenger esploso il 28 gennaio 1986 poco dopo il decollo.
A bordo ci sono 3,7 tonnellate di materiali, tra cui l'esperimento scientifico Rotifer-B2, che studierà gli effetti del volo spaziale sulla riparazione del Dna in alcuni rotiferi, minuscoli animali acquatici, e Mvp Cell-07 che punta a stampare in 3D tessuto epatico.
La Cygnus resterà agganciata alla Iss fino al gennaio 2025 dopo di che lascerà la base per rientrare verso Terra e bruciare completamente nell'atmosfera.