NASA Il lancio dei moduli della stazione Gateway è previsto nel 2023

ATS

7.5.2020 - 13:12

Due astronauti della Nasa pronti per una missione.
Due astronauti della Nasa pronti per una missione.
Source: KEYSTONE/AP

La Nasa prevede di lanciare nel 2023 i primi due moduli della stazione spaziale Gateway che orbiterà intorno alla Luna. Saranno il modulo che fornirà energia al Gateway e quello che ospiterà gli astronauti.

La Nasa ha deciso di lanciarli insieme i due moduli, invece di farli partire separatamente, come aveva previsto in precedenza, e questo farà risparmiare denaro e ridurrà il rischio tecnico sul programma. L'agenzia spaziale statunitense non ha ancora selezionato il razzo che trasporterà i due moduli.

Tuttavia, secondo Doug Loverro, amministratore associato della Nasa per esplorazione e operazioni umane, l'enorme carico utile potrebbe adattarsi al razzo Falcon Heavy della SpaceX con l'ogiva modificata come quello in sviluppo per ospitare i grandi satelliti militari statunitensi.

La stazione Gateway fungerà da area di sosta e rifugio per gli astronauti diretti alla superficie della Luna nel programma lunare Artemis della Nasa.

Non sarà usata dalla missione Artemis

La prima missione umana del programma Artemis nel 2024 non dovrebbe però utilizzare il Lunar Gateway, hanno detto Loverro e l'amministratore della Nasa Jim Bridenstine.

L'obiettivo a breve termine fissato dall'amministrazione Trump per il programma Artemis è infatti portare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024 e avere nel 2028 una infrastruttura «sostenibile» sulla Luna per consentire atterraggi regolari con partner commerciali e internazionali e soggiorni a lungo termine sulla superficie lunare.

«Abbiamo due sfide: velocità e sostenibilità», ha detto Bridenstine. «Quando pensiamo a una presenza sostenibile sulla Luna – ha aggiunto – abbiamo assolutamente bisogno del Gateway perché ci dà la possibilità di riutilizzare i lander. Ma se ci impegniamo al 100% a raggiungere la Luna il più velocemente possibile, intendiamo rimuovere dal percorso tutto ciò che non è necessario».

Questo significa, ha aggiunto, «che non avremo il Gateway pronto per il primo atterraggio sulla superficie della luna. Ma la seconda volta che atterriamo sulla Luna vogliamo assolutamente avere il Gateway».

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