Pechino protesta a BernaLe forze aeree svizzere intercettano un jet con a bordo Xi Jinping
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22.3.2025 - 13:03
A bordo di un Boeing 747 di Air China, il capo di Stato Xi Jinping è stato intercettato in un controllo del traffico aereo sopra la Svizzera. Pechino lo trova inopportuno e protesta a Berna (foto d'archivio).
IMAGO/NurPhoto
Un'operazione di routine delle Forze aeree svizzere ha portato a tensioni diplomatiche con la Cina. Un jet cinese è stato controllato da due caccia sopra la Svizzera. A bordo c'era il presidente Xi Jinping.
Stefan Michel
22.03.2025, 13:03
22.03.2025, 17:04
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Due jet da combattimento svizzeri F/A-18 ispezionano di routine un aereo di Stato cinese il 22 novembre 2024 senza sapere che a bordo c'è il presidente cinese Xi Jinping.
Pechino ha reagito con rabbia all'ispezione non annunciata e ha preteso delle scuse, che il Governo elvetico ha rifiutato di concedere.
Le Forze aeree svizzere ispezionano gli aerei che sorvolano la Svizzera circa 200 volte all'anno.
Un'operazione di routine delle Forze aeree svizzere ha provocato notevoli tensioni diplomatiche con la Cina. Ecco cosa è successo: due caccia F/A-18 hanno ispezionato un aereo di Stato cinese sopra la Svizzera. Quello che non sapevano è che a bordo c'era il presidente cinese Xi Jinping.
Il fatto è avvenuto nella notte del 22 novembre 2024, quando il Boeing 747 di Air China, decollato da Casablanca, ha sorvolato la Svizzera, come riporta il quotidiano «Aargauer Zeitung».
Le Forze aeree svizzere hanno effettuato un controllo di routine per verificare che i dati dell'aereo corrispondessero alle autorizzazioni di sorvolo. Questo tipo di controllo è un compito standard per l'aeronautica rossocrociata e viene effettuato circa 200 volte all'anno.
L'ispezione senza preavviso ha indignato Pechino
Sebbene il sorvolo fosse correttamente registrato e autorizzato, l'ispezione senza preavviso ha suscitato il disappunto delle autorità cinesi. L'incaricato d'affari dell'ambasciata cinese a Berna, Mao Jun, ha telefonato al capo delle forze aeree, Peter Merz, per lamentarsi dell'operazione notturna, che avrebbe potuto disturbare la pace del capo di Stato cinese.
Merz respinge il reclamo e sottolinea che si è trattato di una vera e propria operazione dell'aeronautica elvetica. I cinesi hanno quindi chiesto le scuse della Confederazione, che non sono arrivate.
Né la ministra della difesa Viola Amherd né l'attuale presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter hanno ceduto alle pressioni.
Il DFAE al lavoro per calmare le acque
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), diretto da Ignazio Cassis, sta compiendo notevoli sforzi per calmare le acque diplomatiche. Ha scritto diverse lettere di riappacificazione per calmare il governo cinese.
Il capo delle forze aeree Merz ha ora un nuovo incarico: nell'autunno del 2025 assumerà la direzione del fornitore di servizi di navigazione aerea svizzero Skyguide. È già conosciuto come lo «sceriffo dei cieli».
Il redattore ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'IA.