Tribunale federale La libera circolazione non esclude l'espulsione

ATS

18.6.2019 - 12:04

L'espulsione di uno spagnolo condannato per traffico di droga potrà avvenire nonostante l'accordo di libera circolazione delle persone con l'UE.
L'espulsione di uno spagnolo condannato per traffico di droga potrà avvenire nonostante l'accordo di libera circolazione delle persone con l'UE.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

L'espulsione di uno spagnolo condannato per traffico di droga potrà avvenire nonostante l'accordo di libera circolazione delle persone con l'UE.

In ambito penale, le restrizioni ai diritti riservati dal trattato ai cittadini europei possono essere interpretate in modo più ampio rispetto all'ambito economico secondo la legge sugli stranieri, rileva il Tribunale federale in una sentenza di principio pubblicata oggi.

Nel domicilio del ricorrente erano stati trovati 590 grammi di cocaina tagliata con altre sostanze. La giustizia zurighese aveva condannato lo spagnolo per violazione della legge sugli stupefacenti a 19 mesi di carcere, in parte con la condizionale, e aveva disposto l'espulsione dal territorio svizzero per sette anni, trattandosi di un reato per cui secondo il Codice penale tale misura è obbligatoria (art. 66a).

Il verdetto del Tribunale Federale

Nella sentenza di principio pubblicata oggi, il Tribunale federale (TF) si pronuncia sulla conformità del provvedimento di espulsione con l'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) in vigore tra Svizzera ed Unione europea. L'Allegato I, art. 5, cap. 1 del trattato statuisce che i diritti conferiti dalle disposizioni dell'accordo «possono essere limitati soltanto da misure giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e pubblica sanità».

I supremi giudici di Losanna ritengono che questa disposizione non debba essere interpretata in modo restrittivo in ambito penale. Infatti, l'ALCP è innanzitutto un accordo di natura economica e non penale.

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