Scoperta scientifica Ecco perché il Long Covid causa stanchezza cronica

SDA /Swisstxt / Red

28.1.2023 - 12:32

Le buone notizie dalla scienza continuano: è stato scoperto il meccanismo d'azione che porta allo stato di fatigue, o spossatezza invalidante, legato al Long Covid, che colpisce 1 persona su 3 vittima dell'infezione da SarsCoV2.

Una ricercatrice al lavoro: immagine simbolica.
Una ricercatrice al lavoro: immagine simbolica.
KEYSTONE/Gaetan Bally

28.1.2023 - 12:32

Il sintomo è innescato da un deficit di arginina, un aminoacido prodotto naturalmente dall'organismo.

Lo dimostra uno studio sul long Covid condotto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica Campus di Roma, secondo cui la stanchezza cronica della sindrome post-Covid è associata appunto ad un'alterazione nel metabolismo dell'arginina.

Questo amminoacido stimola la sintesi dell'ossido nitrico, cruciale per potenziare il sistema immunitario e proteggere l'endotelio.

Cambio di strategia?

Attualmente, in assenza di approcci terapeutici disponibili su larga scala contro il long Covid, ripristinare i livelli di arginina, affermano i ricercatori, potrebbe rappresentare una nuova strategia integrativa efficace contro la stanchezza cronica.

La fatigue, uno dei sintomi principali e più diffusi del long Covid, su cui la comunità scientifica della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) sta lavorando, potrebbe pertanto non avere più segreti.

Il processo di alterazione biomolecolare che è alla base dell'estrema stanchezza legata alla sindrome post-Covid è descritto per la prima volta ed i risultati dello studio sono in corso di pubblicazione sulla rivista International Journal of Molecular Sciences.

Il Long Covid è la nuova emergenza

Il Covid, sottolineano i ricercatori, difficilmente sarà eradicabile e la nuova emergenza è proprio il long Covid, che colpisce 1 persona su 3, anche tra i giovani.

Infatti, secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sarebbero 65 milioni nel mondo e 17 milioni in Europa le persone alle prese con la coda di infezione da Coronavirus.

Pochi però le conoscenze e i progressi della comunità scientifica sul fronte dei trattamenti terapeutici disponibili contro la sindrome post-Covid, caratterizzata in molti casi dalla fatigue, che provoca una prolungata e invalidante spossatezza associata a debolezza muscolare, insonnia e tachicardia.

Studio sul trattamento con arginina 

I ricercatori hanno inoltre dimostrato che la somministrazione di 1,6 grammi di arginina e 500 mg di vitamina C liposomiale per 28 giorni, riporta il metabolismo dell'arginina a un livello normale e consente di contrastare efficacemente la fatigue.

Nello studio sono state coinvolte 57 persone, 46 adulti con long Covid a otto mesi dalla diagnosi e 11 persone abbinate per sesso ed età senza evidenze di precedenti infezioni da Sars-CoV-2.

I pazienti con long Covid sono stati divisi in due gruppi: 23 hanno ricevuto il mix di arginina e vitamina C liposomiale e gli altri 23 un placebo per un periodo di 28 giorni.

Passi avanti sul Covid anche dal Ticino

Le ricerche sul Covid continuano quindi a fare significativi passi avanti. Ricordiamo che ieri, venerdì, due dottorandi dell’Istituto di ricerca di biomedica di Bellinzona, l'IRB, affiliato all’Università della Svizzera italiana, hanno fatto un’importante scoperta scientifica analizzando 10 milioni di sequenze di coronavirus.

Alcune porzioni dello spike del virus, ossia la molecola che è fondamentale per infettare le cellule umane, rimangono invariate. In gergo tecnico si chiamano punti freddi, «coldspots». Sono stati analizzati campioni di persone convalescenti a causa del Covid e in questi sono stati individuati proprio anticorpi specifici per i «punti freddi».

Questi anticorpi bloccano l’infezione di cellule esposte al virus, anche alle varianti più recenti e preoccupanti, e proteggono contro la malattia in modelli preclinici.

SDA /Swisstxt / Red