Tabagismo La maggior parte delle «puff bar» vendute in Svizzera sono fuori legge. Ecco perché

ro, ats

16.3.2024 - 14:22

La stragrande maggioranza delle sigarette elettroniche usa e getta vendute in Svizzera non è conforme alla legge.

Le Puff Bar (sigarette elettroniche ai gusti fruttati), un pericolo, soprattutto per i minori
Le Puff Bar (sigarette elettroniche ai gusti fruttati), un pericolo, soprattutto per i minori
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Keystone-SDA, ro, ats

L'allarme viene dall'Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera), secondo cui la quantità di liquido e i livelli di nicotina contenuti dalle «puff bar» superano le soglie autorizzate.

Gli standard in vigore in Svizzera si basano su una direttiva europea del 2014, che stabilisce che ogni «sigaretta elettronica con un cosiddetto sistema chiuso» (aggeggi noti anche come vape, penne da svapo, puff bar, disposable) non può contenere più di 2 ml di liquido (e-liquid), il che corrisponde a circa 600 tiri.

Tuttavia, secondo lo studio di AT Svizzera, più della metà dei prodotti venduti sul mercato elvetico supera questo limite. Le puff bar che offrono 1.500 o 2.500 tiri sono «comunemente disponibili» sui siti di vendita in internet o nei negozi. È addirittura possibile ordinare online sigarette elettroniche che promettono fino a 16’000 tiri e che sono munite di un serbatoio da 30 ml, ossia 15 volte più del limite legale.

Troppa nicotina

L'indagine ha rilevato anche livelli eccessivi di nicotina, nonostante la legge preveda che un dispositivo non ne possa contenere più di 20 mg/ml. Alcuni cantoni hanno reagito e obbligato diversi negozi a ritirare questi prodotti dalla vendita in seguito a uno studio pubblicato nel marzo 2022, sottolinea AT Svizzera.

L'associazione cita tuttavia un sito web dove è possibile acquistare puff bar con una concentrazione di 50 mg/ml. È inoltre «facile» ordinare sigarette elettroniche direttamente da siti web cinesi, senza restrizioni sul volume o sulla concentrazione di nicotina, e farli arrivare in Svizzera.

Non solo casi isolati

Secondo AT Svizzera, quasi tutti i siti internet esaminati (più di cento in tutto) offrono prodotti che superano gli standard legali.

«Ci saremmo aspettati che si trattasse di piccole imprese marginali, ma è tutt'altro che così», lamenta l'associazione. Tra questi c'è persino il gigante svizzero delle vendite online Galaxus, parte del conglomerato Migros, che sul suo sito web propone quasi 350 diversi tipi di sigarette elettroniche.

In seguito alle rivelazioni dello studio, Galaxus ha ritirato venerdì tutti i prodotti non conformi dalla sua gamma, ha indicato oggi il portavoce Alex Hämmerli a Keystone-ATS, confermando informazioni in questo senso pubblicate da 24 Heures e dalla Tribune de Genève.

Il portavoce ha affermato che d'ora in poi l'azienda si assicurerà automaticamente che nei suoi negozi non vengano venduti prodotti di vaping con una capacità superiore ai 2 ml.

Galaxus – ha aggiunto – ringrazia AT Svizzera per aver segnalato il problema.

Ecco chi dovrebbe controllare nei cantoni

AT Svizzera si rammarica del fatto che la Confederazione non abbia messo in atto «alcun sistema di sorveglianza del mercato».

Sono i chimici cantonali che hanno la responsabilità di controllare la conformità degli svapo in circolazione. In questo contesto, l'associazione afferma di aver scritto direttamente ai cantoni, fornendo loro un elenco delle aziende che gestiscono questi siti web e chiedendo loro di adottare provvedimenti immediati.