Un giudice di Palermo ha rinviato a giudizio il leader della Lega Matteo Salvini.
17.04.2021, 15:32
17.04.2021, 15:41
SDA
Il senatore del Carroccio risponde di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito – secondo la procura illegittimamente – alla nave della ong catalana Open Arms, con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa. Per giorni i profughi rimasero davanti alle coste dell'isola.
L'episodio risale al 2019, quando Salvini- allora ministro degli interni – negava alle navi umanitarie l'accesso ai porti, applicando un decreto sicurezza con il divieto di ingresso in acque italiane.
Il processo comincerà il 15 settembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo. Il caso Open Arms venne sbloccato dall'intervento della Procura di Agrigento che, dopo avere accertato con un ispezione a bordo le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei profughi trattenuti sull'imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa.
La difesa di Salvini ha sostenuto che la decisione del senatore era dettata dall'esigenza di tutelare i confini nazionali e che comunque fosse stata presa dall'intero governo. Inoltre alla Open Arms era stata offerta la possibilità di attraccare sia a Malta che in Spagna: la ong avrebbe rifiutato entrambe le opzioni dirigendosi verso Lampedusa.
Non si è fatta attendere la reazione di Salvini, che è giunta attraverso i profili social. «La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino: articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l'Italia. Sempre».