Scade il termine per opporsiMeta utilizzerà i vostri dati per addestrare l'IA: ecco come proteggersi
SDA
24.5.2025 - 09:41
Meta vuole addestrare il suo software di intelligenza artificiale Meta AI utilizzando i dati degli utenti di Instagram e Facebook. I difensori dei consumatori vedono una violazione della legge sulla protezione dei dati e si sono rivolti al tribunale. (immagine simbolica)
Karl-Josef Hildenbrand/dpa
Meta vuole utilizzare i dati personali degli utenti di Facebook e Instagram per l'addestramento dell'IA. Chi vuole opporsi, dovrà farlo entro lunedì.
Keystone-SDA
24.05.2025, 09:41
24.05.2025, 13:33
SDA
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Meta vuole utilizzare i dati pubblici degli utenti di Facebook e Instagram per addestrare la sua intelligenza artificiale a partire dal 27 maggio 2025.
Gli utenti devono opporsi attivamente se non vogliono che i loro dati vengano utilizzati.
I protezionisti dei dati criticano la pratica come problematica e dubitano che sia conforme al diritto dell'UE.
La notizia non è nuove, ma è passata un po' in sordina: Meta vuole utilizzare i dati pubblici degli utenti adulti di Facebook e Instagram per addestrare la propria intelligenza artificiale a partire dal 27 maggio 2025. Un tribunale ha autorizzato questa operazione a condizione che le persone interessate non si oppongano attivamente.
Rispondendo a sei domande chiave, cerchiamo di capire quali sono i dati interessati, come funziona l'addestramento dell'intelligenza artificiale e come ci si può proteggere.
Perché Meta vuole raccogliere i nostri dati?
Meta vuole addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale con il maggior numero di dati possibile. Ad esempio, uno degli obiettivi è migliorare il chatbot Meta AI, integrato a Whatsapp.
Inoltre, altri modelli sono in fase di progetto, come ad esempio «Llama», un cosiddetto modello linguistico di grandi dimensioni a cui si può accedere tramite la piattaforma Azure AI di Microsoft.
Quali dati vuole utilizzare Meta?
Meta vuole servirsi di tutte le informazioni disponibili pubblicamente. Ciò include le informazioni che gli utenti di Facebook e Instagram forniscono su se stessi nei loro profili, nonché i post, le foto, i video, i commenti sotto altri post e le reazioni (come i «mi piace»).
Stando a quanto dichiarato, saranno sfruttati solamente i dati provenienti da persone adulte.
Meta è autorizzata a farlo?
L'organizzazione austriaca per la protezione dei dati personali, «None of Your Business», ritiene che Meta stia violando la legge dell'UE, non ottenendo esplicitamente il consenso degli utenti all'uso dei loro dati. Al contrario, gli utenti hanno solo il diritto di opporsi, quindi devono agire da soli.
L'associazione dei consumatori della Renania Settentrionale-Vestfalia ha presentato un'istanza urgente al Tribunale regionale superiore di Colonia per impedire l'addestramento dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, il tribunale ha respinto l'istanza e ha fatto riferimento a una valutazione del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) - in risposta ad una richiesta dell'autorità irlandese per la protezione dei dati (DPA) - che non ha riscontrato alcuna violazione del diritto dell'UE.
Perché l'uso dei dati è controverso?
Non si sa molto sull'uso esatto dei dati. In primis, non è chiaro se, ed eventualmente come, Meta intenda proteggere i dati personali una volta incorporati nell'IA.
Inoltre, il modello linguistico Llama, ad esempio, è un modello open source, cioè liberamente accessibile. «Questo significa che Meta difficilmente può richiamare o aggiornare un modello una volta pubblicato», indica l'associazione «None of your business».
Secondo Meta, è possibile opporsi all'uso dei dati in qualsiasi momento. Tuttavia, i dati raccolti in precedenza non potranno più essere recuperati. Allo stato attuale della tecnologia, infatti, gli esperti non ritengono possibile rimuovere i dati da un'intelligenza artificiale in un secondo momento.
L'attivista per la protezione dei dati Marcel Schrems vede un ulteriore lato problematico in questo limite dell'IA, ovvero una violazione del diritto all'oblio, che dovrebbe essere garantito dalla legge dell'Unione europea.
Come posso oppormi?
Come ci si può aspettare, Meta non rende le cose facili ai suoi utenti. L'azienda ha predisposto un modulo di opposizione accessibile per Facebook e Instagram.
Il modulo si trova anche nelle rispettive app, ma è ben nascosto. Nell'app di Instagram si trova nella sottovoce «Centro privacy» delle impostazioni del profilo. Per quanto riguarda Facebook, invece è presente una voce «Informativa sulla privacy» nel menu delle impostazioni. Se si utilizza lo stesso indirizzo e-mail per entrambe le piattaforme, è sufficiente compilare il modulo per una delle due.
L'operazione, seppur ben celata fra i meandri dei menu a tendina, richiede pochi secondi. Non è obbligatorio indicare le proprie motivazioni, nonostante ci sia un campo predisposto per inserirle.