Un inferno di fiamme quello che ha divorato la «Casa dei coniugi», una casa di riposo per anziani, in via dei Cinquecento, alla periferia di Milano.
Nonostante la rapidità dei vigili del fuoco sei degli ospiti della struttura non hanno avuto scampo. Altri 81 tra anziani e anziane sono stati trasportati in ospedale, e due versano in condizioni critiche.
La maxioperazione di soccorso è stata «eccezionale», secondo le parole di un abitante della zona: il personale e vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per trarre in salvo gli anziani e trovargli una nuova sistemazione.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio colposo: il nucleo investigativo dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia scientifica dovranno compiere i relativi accertamenti.
Il rogo nella casa di riposo a Milano
Un inferno di fiamme quello che ha divorato la «Casa dei coniugi», una casa di riposo per anziani, in via dei Cinquecento, alla periferia di Milano.
Nonostante la rapidità dei vigili del fuoco sei degli ospiti della struttura non hanno avuto scampo. Altri 81 tra anziani e anziane sono stati trasportati in ospedale, e due versano in condizioni critiche.
La maxioperazione di soccorso è stata «eccezionale», secondo le parole di un abitante della zona: il personale e vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per trarre in salvo gli anziani e trovargli una nuova sistemazione.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio colposo: il nucleo investigativo dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia scientifica dovranno compiere i relativi accertamenti.
Forse un corto circuito che ha inizialmente attaccato un letto o una sigaretta lasciata accesa, ma quel che rimane è il dolore per la morte di sei persone anziane in una struttura che avrebbe dovuto garantire loro serenità e cure.
C'è stato un inferno di fiamme nella stanza 605 al primo piano della Rsa (ossia «residenza sanitaria assistenziale») «Casa dei coniugi» in via dei Cinquecento, alla periferia di Milano: un incendio spento con relativa rapidità dai vigili del fuoco ma che ha subito ucciso le due donne che vi dormivano, di 86 e 69 anni, avvolte dalle fiamme.
Altri quatto ospiti sono stati stroncati dal fitto fumo che ha invaso il corridoio e le altre stanze del reparto: un uomo di 73 anni e tre donne di 85, 84 e 75 anni non hanno avuto scampo.
Le cause della tragedia saranno certe solo con i risultati delle analisi scientifiche dei vigili del fuoco e dagli agenti della polizia, così come eventuali delle problematiche nel sistema di sicurezza antincendio e di rilevazione dei fumi. Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo.
Il personale di soccorso «è stato eccezionale»
Il personale, con i vigili del fuoco e quelli del 118, «è stato eccezionale», racconta un'abitante della zona che ha filmato i mezzi di soccorso arrivati a sirene spiegate. «Ho sentito che rompevano le finestre per fare uscire il fumo, ho visto gli anziani affacciarsi con uno straccio davanti alla bocca per non inalarlo, faticavano a respirare», spiega.
Poi, quelli che non sembravano aver subito particolari conseguenze, uno a uno, a braccia e con estrema cautela, sono stati portati sul marciapiedi, altri messi su lenzuola per essere trasportati. Ad alcuni è stata data una coperta termica mentre aspettavano, sulle loro carrozzelle recuperate dagli operatori, gli autobus dei trasporti milanesi che li avrebbero portati in altre strutture (erano 167 i degenti).
Una maxioperazione di soccorso andata avanti tutto il giorno per trovare una nuova sistemazione a tutti, dato che la struttura è stata dichiarata inagibile. Sono state 81 le persone portate in 15 ospedali diversi, tutti per intossicazione. Due sono in condizioni critiche, intubati al Policlinico.
Aperta un'inchiesta per omicidio colposo plurimo
Il procuratore di Milano, Marcello Viola e l'aggiunto a capo del pool Tutela della salute, dell'ambiente e del lavoro Tiziana Siciliano hanno aperto un'inchiesta che ipotizza l'omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Siciliano ha spiegato che il letto di una delle due degenti era ridotto a uno scheletro, per questo si pensa che le fiamme siano partite dal suo letto.
Il rogo ha lasciato degli oggetti ancora distinguibili ma la camera è devastata: segno che l'incendio ha avuto modo di divampare per qualche minuto.
Ora il nucleo investigativo dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia scientifica dovranno compiere accertamenti complessi: verificare se erano funzionanti l'allarme e il sistema antincendio, se l'SOS lanciato dagli operatori sia stato tempestivo e se il numero di persone in servizio (otto) fossero sufficienti per garantire la sicurezza.
Alcune problematiche nell'impianto di rilevazione fumo
La cooperativa Proges, che ha in gestione la struttura dal Comune, aveva affisso un avviso in cui spiegava che, dopo le 21 e fino alle 7, per l'addetto di una ditta specializzata nella lotta anticendio c'era alto rischio «per via di alcune problematiche dell'impianto di rilevazione fumi».
Gli investigatori dovranno chiarire anche se questo aspetto è legato alla tragedia mentre i sindacati da più parti chiedono «un'indagine approfondita su quanto avvenuto, capace di dare una risposta esaustiva su come la vicenda si sia sviluppata ed individuare le eventuali responsabilità».
Di prima mattina è arrivato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che probabilmente proclamerà il lutto cittadino. A lui ha inviato un messaggio il presidente della Repubblica, per esprimere «il cordoglio per le vittime del gravissimo incendio che ha colpito la «Casa dei coniugi» e «la città di Milano» con l'augurio che venga ben chiarita la dinamica dell'accaduto. «Massima solidarietà alle persone coinvolte nell'incendio» e «condoglianze ai familiari delle vittime» ha invece fatto la premier italiana Giorgia Meloni a nome del governo.