Auto d'epoca Morgan Three Wheeler: il triciclo per adulti

dpa/tafu

30.3.2020

Ci vuole un po’ di fantasia per attirare degli uomini adulti su un triciclo, soprattutto quando la sua costruzione risale in realtà a 110 anni fa. Quali sono dunque le caratteristiche che rendono speciale la Morgan Three Wheeler?

Due ruote davanti e una dietro: ecco un triciclo per adulti montato al contrario: è davvero difficile immaginare un’auto più stramba di una Morgan Three Wheeler.

E tuttavia, l’esotismo all’inglese ha una durata di vita straordinariamente lunga: anche molto lunga, in alcuni casi. In effetti, questo triciclo esiste in realtà da più di un secolo e, a prima vista, poche cose sono cambiate da allora. Questo modello, che permetteva un tempo di risparmiare sulle tasse, è diventato oggi una sorta di gioco, più incentrato sul piacere che sulla mobilità.

Il costruttore britannico serve così una clientela appassionata di supersportive, salvo per il fatto che il suo triciclo costa soltanto una parte del loro prezzo. Infatti, anche se 53'000 franchi costituiscono una grossa somma per un giocattolo e il prezzo può salire fino a 64'000 franchi con alcuni extra, la Morgan resta un buon affare, se paragonata a una McLaren o una Maserati. E oltre il mercato, questo curioso veicolo offre un maggiore piacere.

Un piacere di guida incredibile malgrado cifre modeste

Ciò è principalmente dovuto alla natura della Three Wheeler, senza filtro, quasi grezza: la minima pressione sul pedale dell’acceleratore avvia un’accelerazione esplosiva della Morgan. E se si sposta il volante di qualche millimetro soltanto, l’auto vira letteralmente verso il ciglio della strada.

In ogni caso, a gran velocità, il costruttore inglese fa vivere ai suoi clienti un’esperienza molto speciale. Il motore tuona più forte di un fuoco d’artificio fatto esplodere a Capodanno, mentre la corsa della Morgan contro il vento fa sembrare buona parte degli uragani come piccole e innocenti brezze.

E tuttavia, le cifre sono piuttosto modeste. Il motore montato davanti ha solo due cilindri e libera soltanto 51 kW/68 CV con la sua imponente cilindrata di 2,0 litri. Con una coppia massima di 129 Nm, il biposto passa da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi.

E mentre la sensazione di velocità appare soltanto lentamente e parzialmente nella maggior parte delle auto sportive, con la Three Wheeler, essa si è già conclusa, perché non supera i 185 km/h. E con un consumo standard di 8,1 litri (emissioni di CO₂: 187 g/km), il triciclo è anche disperatamente sconveniente.

Ma con il posteriore all’altezza dell’asfalto e il muso che affronta il vento, con una trasmissione manuale più diretta e soprattutto più rapida di qualunque doppia frizione, il tutto per un peso che non supera neppure i 600 chili, abbiamo l’impressione di essere tanto rapidi, tanto morbidi e tanto temerari quanto lo erano un tempo i piloti della Royal Air Force nei loro caccia aperti. Non stupisce che Morgan faccia prova di un humour tipicamente inglese proponendo anche adesivi colorati con targhe di immatricolazione di aerei storici e l’aggiunta di bollini decorativi, per un supplemento significativo.

Un confort inesistente

Malgrado tutto il piacere che offre la Morgan, non vi ritroviamo la minima traccia di confort. Oltre all’assenza della capote, il piccolo vetro posto davanti al conducente costituisce solo una parvenza di parabrezza. Il riscaldamento è sostituito dal tubo della canna fumaria, che lascia prima o poi un ricordo indelebile, riscaldando i polpacci.

Inoltre, la carrozzeria in alluminio battuta a mano è così stretta che bisogna fare alcuni esercizi di stretching prima di infilarcisi dentro. Ci si chiede inoltre perché il costruttore abbia installato un secondo sedile se già si ha paura di essere troppo stretti da soli. Inoltre è inutile ricercare cose quali una sospensione o un sistema di ammortizzatori.

I sistemi di sicurezza supplementari, come gli airbag o anche i sistemi di assistenza, sono ovviamente assenti. In effetti, il costruttore britannico fa semplicemente a meno di tutto ciò che non è assolutamente necessario per l’omologazione, come le cinture di sicurezza.

Ma ciò fa anche parte dell’esperienza di guida di una Morgan: il dolore scompare, ma la fierezza resta. Dopotutto, si tratta di riuscire a padroneggiare un veicolo tanto arcaico sfidando gli elementi. Alla fine, con sedili riscaldati, tutti possono guidare a cielo aperto.

Conclusione: un’auto da sogno per viaggiare nel tempo

Un carattere rustico e radicale e una velocità tutta da sentire: lanciarsi al volante della Morgan Three Wheeler, è vivere un doppio viaggio nel tempo. Infatti, non si tratta soltanto di guidare un’auto da collezione nuova fiammante che somiglia alla sua versione vecchia di più di 100 anni. Ma quest’esperienza in triciclo dà ugualmente l’impressione di tornare indietro all’infanzia e offre così più piacere rispetto a un giro in un’auto sportiva meno fantasiosa.

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