LuttoMuore a 93 anni Antonio Tejero, tentò il golpe in Spagna nel 1981
SDA
23.10.2025 - 14:25
È morto Antonio Tejero.
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Il tenente colonnello Antonio Tejero, condannato per il golpe del 23 febbraio 1981 nelle Cortes di Spagna, è morto all'età di 93 anni nella sua casa di Valencia. Lo segnalano fonti vicine alla famiglia citate dai media iberici, fra i quali El Mundo.
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23.10.2025, 14:25
23.10.2025, 14:30
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Tejero guidò il tentato colpo di Stato che vide protagonista la Guardia civile spagnola, con l'irruzione in Parlamento, a colpi di armi da fuoco, mentre i deputati cercavano riparo rifugiandosi sotto i banchi della Camera.
Il 23 febbraio del 1981, in un paese che tentava di uscire da decenni di dittatura militare – dopo la morte del dittatore Francisco Franco, avvenuta il 20 novembre 1975 – il tenente colonnello della Guardia Civil e duecento subordinati armati assaltarono il Congresso, mantenendo sequestrato il governo.
La fotografia di Antonio Tejero, con la pistola nella mano nell'emiciclo, fece il giro del mondo, mentre l'incipiente libertà democratica spagnola fu sul punto di tornare sotto il giogo della dittatura militare.
Il tentativo fu fermato dall'intervento del monarca Juan Carlos I, capitano generale dell'esercito, che consolidò il juancarlismo degli spagnoli, mai stati prima monarchici.
Ostilità verso il nuovo regime democratico
Tejero, entrato a 19 anni all'Accademia generale militare di Saragozza, prestò servizio in diverse sedi, prima di diventare comandante della Guardia Civil a Malaga.
Già allora mostrò ostilità verso il nuovo regime democratico, perdendo il comando dopo aver cercato di impedire una manifestazione di sostenitori della democrazia, circostanza che gli costò un mese di arresto.
Nel 1978 fu tra gli ideatori della cosiddetta Operazione Calaxia, primo tentativo di golpe contro il governo di Adolfo Suarez e le sue riforme istituzionali. L'azione non si concretizzò, ma Tejero fu condannato a sette mesi di carcere.
Un golpe fallito
Una volta uscito, preparò il colpo di Stato del 23 febbraio, quando, alla guida di 200 uomini, fece irruzione nel Congresso durante la votazione per l'investitura a presidente del governo di Leopoldo Calvo-Sotelo.
L'assalto, trasmesso in diretta tv, si concluse il mattino seguente, dopo il fallimento del golpe e l'intervento decisivo di Juan Carlos I, che ordinò ai militari di rientrare nelle caserme.
Il Consiglio di Guerra nel 1982 condannò a 30 anni di carcere i militari ritenuti i principali responsabili del tentato colpo di Stato: con Antonio Tejero, Jaime Milans del Bosh e Alfonso Armada. In totale furono condannati 12 militari e 17 membri della Guardia Civil. Tejero, espulso dall'Arma, aveva scontato 15 anni in cella quanto ottenne la libertà condizionale, il 3 dicembre 1996.
Nel 1993, il governo socialista di Felipe Gonzalez approvò un indulto parziale per alcuni dei 30 imputati minori coinvolti nel golpe, che non avevano avuto ruoli di comando.