CulturaMusei svizzeri in ripresa dopo le ondate pandemiche
daoe, ats
8.11.2022 - 10:47
Nel 2021, i musei svizzeri hanno registrato quasi 10,3 milioni di ingressi, segnando così un aumento del 26% rispetto all'anno precedente. Nel 2019, prima della pandemia, l'anno si era concluso con un totale di 14,2 milioni di entrate.
daoe, ats
08.11.2022, 10:47
08.11.2022, 10:49
SDA
Nonostante non si sia raggiunta la quota registrata prima della crisi sanitaria, l'Ufficio federale di statistica (UST) ha comunicato oggi una tendenza rassicurante. Nel 2021, l'aumento di ingressi nei musei è stato particolarmente elevato soprattutto nella Svizzera italiana: +48% rispetto al 2020. La percentuale corrisponde all'incirca a 362'500 entrate in Ticino, una cifra che supera addirittura quella osservata nel 2019 (circa 278'000 ingressi).
Ben 46 musei elvetici hanno raggiunto o addirittura superato la quota di 50'000 visitatori, rispetto ai 32 nel 2020. Tuttavia, nel 2019, l'anno prima della pandemia, sul territorio nazionale erano ben 60 le strutture che vantavano così tanti ingressi.
Secondo l'UST, nel 2021 i musei hanno offerto in totale 70'000 visite guidate mentre nell'anno precedente solo 49'000, dato comunque ancora di gran lunga inferiore rispetto ai numeri registrati nel 2019, quando si erano contate ben 107'000 visite sull'arco di tutto l'anno.
Volontariato molto diffuso e apprezzato soprattutto dalle donne
Nel giugno 2021 il personale dei musei svizzeri era costituito per quasi il 40% da volontari. Percentuale che si traduce in 11'400 collaboratori stipendiati e 7'500 persone volontarie. L'UST fa comunque notare che il volontariato rimane maggiormente diffuso nelle strutture più piccole.
Ad oggi, il 64% dei musei svizzeri impiega personale volontario. Tra gli 11'400 collaboratori salariati, poco più di 6'000 esercitano una funzione a tempo pieno. Molte persone attive nel settore lavorano dunque solo a tempo parziale.
Nelle strutture svizzere, le donne rappresentano il 62% del personale stipendiato. Percentuale un po' più alta nei musei d'arte, con il 68% e leggermente inferiore nei musei tecnici, dove la quota è del 50%. Tre quarti delle donne assunte, tuttavia, non sono impiegate nella direzione del personale, a differenza dei due terzi degli uomini. Infine, il 6% delle donne ricopre una posizione dirigenziale, mentre per gli uomini questa percentuale equivale al 10%.