Sessualità Nessuna scusa per Weinstein, dipendenza sesso non esiste

ATS

2.11.2017 - 12:23

WASHINGTON

Niente scuse per Harvey Weinstein e gli altri 'molestatori' illustri, le cui storie stanno venendo alla luce quasi quotidianamente dopo le denunce a cascata contro il produttore cinematografico di Hollywood.

Gli psicologi americani hanno pochi dubbi: la sindrome da 'dipendenza da sesso', attribuita quasi all'unanimità come scusa dei loro comportamenti, non esiste. E le cliniche per il recupero e la riabilitazione a cui regolarmente si rivolgono i personaggi famosi dopo il rito delle pubbliche scuse, sono semplicemente un business.

La supposta 'sindrome della sesso-dipendenza' non solo non è mai stata presente nella bibbia della psichiatria Usa, il 'Manuale dei disturbi mentali' aggiornato continuamente. Ma proprio recenti ricerche sul cervello condotte all'Università della California non hanno trovato alcuna prova della sua esistenza.

Se non c'è consenso agli atti o alle avances sessuali è assalto, non dipendenza, hanno osservato diversi psicologi Usa. ''Non so quando sia diventato un disturbo psichico essere un misogino, egoista, senza scrupoli'', ha commentato ai media americani David J. Ley, psicologo e autore del libro "The Myth of Sex Addiction". "È un concetto usato solo per spiegare comportamenti sessuali irresponsabili e impulsivi di uomini potenti e ricchi'', aggiunge.

Quanto ai presunti centri di 'recupero', per il dottor Lev ''dopo 40 anni in cui si parla di questi trattamenti non esiste alcuna prova che funzionino. È un'industria di cliniche che si fa pubblicità con gli scandali sessuali delle celebrità ''. Anche per Dawn Michael, psicologo di Tower Oak in California, ''l'abuso sulle donne da parte di molti uomini di potere come Weinstein ha poco a che fare con il sesso. Parlando di 'dipendenza' come se fosse un disturbo mentale si cancella la loro responsabilità per comportamenti sbagliati''.

Ma persino per alcuni terapisti che ammettono la possibile esistenza di un disordine legato al sesso, la storia di Weinstein non ha nulla a che vedere con un disturbo psichiatrico. John Giugliano, psicologo e portavoce della 'Associazione Usa per l'avanzamento della salute sessuale', sostiene che in alcuni casi si può parlare di 'sessualità fuori controllo', "ma Weinstein potrebbe essere semplicemente un molestatore".

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