«Il dossier è vivo» Nuove piste: in Francia si intensificano le indagini sulla scomparsa di Emile

red

4.2.2024

A sei mesi dalla scomparsa del piccolo Emile, l'indagine, lungi dal bloccarsi, sta prendendo slancio con nuove piste e audizioni a livello nazionale, ha confermato a BFMTV il procuratore di Aix-en-Provence Jean-Luc Blachon.

La misteriosa scomparsa di Emile, due anni e mezzo, dalla frazione di Haut-Vernet, nella regione di Alpes-de-Haute-Provence, continua a mobilitare gli investigatori.
La misteriosa scomparsa di Emile, due anni e mezzo, dalla frazione di Haut-Vernet, nella regione di Alpes-de-Haute-Provence, continua a mobilitare gli investigatori.
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Il procuratore ha affermato che «il caso è vivo, è molto vivo» e ha sottolineato l'importanza delle analisi tecniche in corso, aspetto riportato anche dal giornale «Le Figaro».

1.600 telefoni e 50.000 immagini

L'attenzione si concentra in particolare sui dati telefonici e di videosorveglianza del casello dell'autostrada A51. Circa 50.000 immagini e dati provenienti da 1.600 telefoni situati in quest'area, a cinquanta chilometri dal luogo della scomparsa, vengono esaminati meticolosamente.

Questi sforzi sono volti a identificare profili interessanti o sospetti ai fini dell'indagine.

«Siamo nel lungo periodo delle analisi tecniche»

Inoltre, sono già state effettuate una trentina di ricerche e l'unità di Marsiglia sta continuando a esaminare una grande quantità di informazioni.

«Siamo nella lunga fase di analisi tecnica», ha dichiarato Blachon, sottolineando che questa fase approfondita dell'indagine potrebbe durare diversi mesi.

L'ipotesi di un incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, che restano aperti a tutte le possibilità. «Ci sono ancora molte cose da fare», ha ammesso un investigatore, sottolineando l'obiettivo di trovare un dettaglio cruciale che potrebbe dare una svolta al caso.

300 sigilli raccolti sul campo

Nonostante le sfide poste dalla mole di dati da analizzare, i ricercatori rimangono determinati. «Sarebbe moralmente sbagliato non rimanere fiduciosi», ha insistito Blachon.

Sono in corso ulteriori analisi sui 300 sigilli raccolti sul campo e i dati saranno elaborati con il software Anacrim per incrociare le informazioni e generare nuove piste.

L'impegno delle autorità a risolvere questo mistero rimane fermo, mentre il mondo continua a seguire da vicino gli sviluppi di questo sconcertante caso.