OIM La frontiera tra Messico e Stati Uniti è la più letale al mondo

SDA

1.7.2022 - 18:25

Proprio lunedì la polizia aveva rinvenuto nei pressi di San Antonio, Texas, un camion contenente i corpi di 53 migranti provenienti dalla frontiera con il Messico. (immagine d'archivio)
Proprio lunedì la polizia aveva rinvenuto nei pressi di San Antonio, Texas, un camion contenente i corpi di 53 migranti provenienti dalla frontiera con il Messico. (immagine d'archivio)
Keystone

Più di 1.238 persone sono morte sulle rotte migratorie delle Americhe nel 2021, tra cui almeno 51 bambini, secondo i nuovi dati pubblicati dal Missing Migrants Project (Mmp) dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

1.7.2022 - 18:25

Di questi decessi, almeno 728 si sono verificati alla frontiera tra Stati Uniti e Messico, rendendola il confine terrestre più mortale al mondo.

I pericoli che devono affrontare le persone in movimento in tutta la regione – sottolinea l'Oim in una nota – sono stati evidenziati il 27 giugno con la scoperta di 53 corpi in un rimorchio abbandonato a San Antonio, in Texas, e il ricovero in ospedale di 16 sopravvissuti. La tragedia aumenta il numero totale di morti finora nel 2022 a 493.

«Il numero di morti al confine tra Stati Uniti e Messico lo scorso anno è significativamente più alto rispetto a qualsiasi anno prima, anche prima del Covid-19», ha affermato Edwin Viales, autore del nuovo rapporto Oim sui migranti nelle Americhe nel 2021. «Eppure , questo numero rimane sottostimato a causa delle diverse difficoltà per la raccolta dei dati».

L'agenzia Onu evidenzia che nonostante la pandemia in corso, «un numero crescente di persone provenienti dall'America Latina e dai Caraibi stanno intraprendendo pericolosi viaggi irregolari. Le restrizioni alla mobilità emanate in risposta alla pandemia – e non ancora revocate – potrebbero anche aver portato a un «effetto imbuto», guidando i migranti con opzioni limitate verso rotte sempre più pericolose».

Almeno 136 venezuelani sono morti in transito negli ultimi 18 mesi, oltre a 108 cubani e 90 haitiani. Tuttavia, la più ampia fascia demografica nei dati disponibili sulle morti dei migranti nelle Americhe è costituita dalle persone non identificate.

«I nostri dati mostrano la crescente crisi dei decessi durante la migrazione nella regione e la necessità di rafforzare la capacità delle autorità di identificare i decessi su queste rotte», ha detto Viales.

SDA