Pandemia Da Alfa a Omicron cala il tempo d'incubazione. Da Centaurus la nuova ondata?

SDA

24.8.2022 - 12:49

La sottovariante di Omicron nota come Centaurus potrebbe diventare la responsabile di una nuova ondata autunnale di Covid. Intanto si scopre che da Alfa a Omicron i tempi d'incubazione sono sempre più brevi. Riunione straordinaria dell'EMA sui nuovi vaccini.

Foto d'illustrazione
Foto d'illustrazione
KEYSTONE/DPA-Zentralbild

24.8.2022 - 12:49

Forse la prossima ondata pandemica arriverà per colpa di Centaurus, la sottovariante BA.2.75 di Omicron, originaria dell'India.

Lo indica la ricerca condotta in Italia, nell'Università dell'Insubria, e pubblicata sull'European Journal of Internal Medicine. Esaminando gli effetti molecolari delle nuove mutazioni del virus SARS-CoV-2, i ricercatori hanno osservato che la nuova sottovariante del virus ha un'elevata capacità di aderire alle cellule umane.

L'analisi genetica della sottovariante BA.2.75 ha indicato che le sue mutazioni la rendono ancora più efficiente nel legarsi ai recettori presenti sulle cellule umane, rispetto alle varianti comparse in precedenza, in particolare rispetto alla Omicron 5.

Potrebbe essere più aggressiva

«La maggiore capacità di Centaurus nel legarsi ai recettori del nostro organismo, i cosiddetti Ace2, apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale», osserva Fabio Angeli, docente di Malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Università dell'Insubria, che ha condotto le ricerche.

«Sono ancora da verificare – aggiunge – i suoi effetti in termini di aggressività, ma l'aumentata capacità di legarsi alle nostre cellule e la successiva paralisi dei recettori Ace2, che hanno un ruolo fondamentale nel regolare le nostre capacità vitali, ci fanno supporre anche una verosimile aumentata capacità nel creare danni al nostro organismo».

Angeli, che ha lavorato con la biotecnologa Martina Zappa e l'esperto di malattie cardiovascolari Paolo Verdecchia, ha aggiunto: «Questo sottolinea quanto sarà cruciale la nuova campagna vaccinale ed il ripristino delle misure di protezione individuale».

Da Alfa a Omicron tempi d'incubazione sempre più brevi

Da Alfa a Omicron il tempo di incubazione delle nuove varianti si è andato via via riducendo: lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open e condotto da Min Liu, dell'Università Peking di Pechino e da Wannian Liang, della Tsinghua University di Pechino.

Lo studio si è basato su una revisione di dati pubblicati tra dicembre 2019 e febbraio 2022.

Sono stati inclusi 142 studi con 8'112 pazienti in totale. I periodi di incubazione della malattia causata dalle varianti Alpha, Beta, Delta e Omicron sono stati riportati in uno studio (con 6374 pazienti), 6 studi (con 2368 pazienti), 5 studi (con 829 pazienti), rispettivamente e numerosi altri lavori più piccoli.

Da cinque a tre giorni e mezzo

Il periodo di incubazione medio del Covid è risultato di 5 giorni per i casi causati dalla variante Alfa, 4,50 giorni per la variante Beta, 4,41 giorni per la variante Delta, infine 3,42 giorni per la variante Omicron.

L'incubazione media è stata di 7,43 giorni tra i pazienti più anziani (cioè di età superiore ai 60 anni), 8,82 giorni tra i bambini (di età pari o inferiore a 18 anni), 6,99 giorni tra i pazienti con malattia non grave e 6,69 giorni tra i pazienti con malattia grave.

I risultati di questo studio confermano che il SARS-CoV-2 si è evoluto e mutato continuamente producendo varianti con trasmissione e virulenza diverse.

L'analisi è importante perché l'identificazione del periodo di incubazione delle diverse varianti è un fattore chiave per determinare il periodo di isolamento necessario a limitare la diffusione del virus.

L'Ema: «Il 1° settembre valutazione dei vaccini aggiornati»

Il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) terrà una riunione straordinaria il primo settembre per valutare due richieste di autorizzazione di vaccini mRna per il Covid adattati per il ceppo originale e la subvariante BA.1 Omicron.

Una domanda è stata presentata da Moderna per Spikevax e una da Pfizer BioNTech per Comirnaty. L'obiettivo della riunione è quello di concludere la valutazione delle due domande, se possibile, ha annunciato l'Ema in una nota martedì.

SDA