Pandemia Oms: «I dati raccolti a Wuhan portano a un'origine animale del virus»

SDA

9.2.2021 - 11:49

Peter Ben Embarek, capo della missione Oms nella città cinese dove è scoppiato il primo focolaio di Covid.
Peter Ben Embarek, capo della missione Oms nella città cinese dove è scoppiato il primo focolaio di Covid.
Keystone

«Tutti i dati che abbiamo raccolto sin qui ci portano a concludere che l'origine del coronavirus è animale». Lo ha detto il capo della missione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Wuhan, Peter Ben Embarek, in una conferenza stampa nella città cinese.

«Il lavoro sul campo su quello che è successo all'inizio della pandemia di coronavirus non ha stravolto le convinzioni che avevamo prima di cominciare», ha detto ancora il ricercatore.

«Pipistrelli e pangolini sono i più probabili candidati alla trasmissione, ma i campioni di coronavirus trovati in quelle specie non sono identici al Sars-Cov-2», ha aggiunto il professor Lian Wannian, a capo della delegazione di 17 esperti cinesi che ha affiancato la missione dell'Oms, composta da altrettanti scienziati internazionali provenienti da dieci Paesi. Non è ancora chiaro dunque quale sia stato l'animale ospite.

«Non ci sono tracce sostanziali della diffusione del coronavirus in Cina prima della fine del 2019. E non ci sono prove che circolasse a Wuhan prima del dicembre del 2019», ha affermato ancora Lian. Stando alle sue parole, il lavoro congiunto in Cina del team di esperti dell'Oms e di Pechino «è terminato» e ora il lavoro di tracciamento dell'origine del Covid-19 procederà nel resto del mondo e «non sarà vincolato ad alcuna località».

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