«La situazione evolve veloce»Nuovo ceppo, l'Oms lancia un piano per arginare il vaiolo delle scimmie
SDA
28.8.2024 - 05:30
Salgono a oltre 20'000 i casi di Mpox, il cosiddetto vaiolo delle scimmie, segnalati in Africa da inizio anno e a 582 i decessi. Ad aggiornare i numeri è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nel giorno in cui l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia un piano strategico globale che prevede investimenti per 135 milioni di dollari.
28.08.2024, 05:30
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Mentre cresce la preoccupazione per l'epidemia in corso nella Repubblica Democratica del Congo, prosegue la ricerca sul nuovo ceppo virale, Clade I, considerato più pericoloso di quello che aveva provocato l'epidemia del 2022 e più in grado di colpire in bambini.
Il vaiolo delle scimmie è una patologia infettiva causata da un Orthopoxvirus, un virus simile a quello che causa il vaiolo (da cui si differenzia per minore diffusività e gravità).
S'espande in Africa e pure in Svezia
Da novembre 2023, c'è stato, ricorda l'Ecdc, «un aumento del numero di persone infette dal virus» e la quasi totalità dei casi, 19'667, sono stati segnalati nella Repubblica democratica del Congo.
Più di recente, «tali infezioni sono state segnalate in altri Paesi in Africa». E, cosa più preoccupante, nelle ultime settimane sono stati rilevati anche due casi importati: in Svezia (il 15 agosto) e in Thailandia (il 22 agosto).
Numeri che hanno portato l'Oms, lo scorso 14 agosto, a dichiarare l'emergenza sanitaria internazionale.
Un piano mondiale per arginarlo
E ora, a lanciare un Piano strategico globale di preparazione e risposta al Mpox. I pilastri sono la prevenzione attraverso i vaccini, il controllo della trasmissione grazie alla sensibilizzazione delle comunità e una risposta alla malattia in base a precise linee guida.
Il piano «è soggetto ai contributi degli Stati membri e copre il periodo di sei mesi da settembre 2024 a febbraio 2025», prevedendo un fabbisogno di 135 milioni di dollari.
«Le epidemie di Mpox – dichiara Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, lanciando un appello per trovare i finanziamenti necessari – possono essere controllate e fermate. Per farlo è necessario un piano d'azione completo e coordinato tra agenzie internazionali e partner nazionali e locali, società civile, ricercatori, produttori e Stati membri». L'Ecdc conferma comunque che in Europa il livello di rischio valutato per la popolazione generale «rimane invariato» ed è valutato come «basso».
Nuovo ceppo, «La situazione evolve rapidamente»
Il sorvegliato speciale resta Clade I, un ceppo che non è chiaro quanto possa rispondere ai vaccini disponibili.
A studiarne le particolarità è un team di ricerca de La Jolla Institute for Immunology (LJI), presso l'Università di San Diego, California.
Il ceppo Clade I, spiega Alessandro Sette, co-direttore del Centro per l'innovazione dei vaccini LJI, «causa in genere casi più gravi e decessi rispetto al Clade II, inoltre sembra essere più trasmissibile tramite contatto pelle a pelle e si è diffuso più ampiamente in persone di età inferiore ai 15 anni»
L'epidemia di Mpox del 2022, causata dal sottogruppo Clade II, è invece stata osservata principalmente in uomini che avevano rapporti sessuali con uomini. Quindi, precisa, «la situazione si sta evolvendo rapidamente».