VaticanoIl Papa affaticato rinuncia all'omelia, ma condanna il terrorismo
SDA
24.3.2024 - 18:30
Lunghi minuti di silenzio e poi la rinuncia a pronunciare l'omelia: si apre così la Settimana santa di Papa Francesco in una Domenica delle Palme nella quale mostra una voce ancora affaticata.
Keystone-SDA
24.03.2024, 18:30
24.03.2024, 18:49
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Il Pontefice non rinuncia tuttavia a presenziare alla lunga celebrazione a Piazza San Pietro, quasi due ore, e anche a compiere, alla fine della messa, un lungo giro in papamobile per salutare i sessantamila fedeli presenti.
Papa Francesco non rinuncia neanche a pronunciare di persona la sua condanna al terrorismo dopo il «vile» attentato a Mosca. «Assicuro la mia preghiera – ha detto all'Angelus che si è svolto alla fine della messa – per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l'altra sera a Mosca. Il Signore li accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. E converta i cuori di quanti proteggono, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato "non ucciderai"».
Il pensiero poi alla «martoriata Ucraina», sotto gli attacchi «contro le infrastrutture che, oltre a causare morti e sofferenza, comportano il rischio di una catastrofe umanitaria di ancora più ampie dimensioni». Infine la preghiera per la gente di Gaza «che soffre tanto».
Il Papa rinuncia a commentare il Vangelo
Il Papa comincia dunque la Settimana Santa, la più importante ma anche la più impegnativa dell'anno, scegliendo di saltare il commento al Vangelo. Nei riti iniziali si era avvertito un certo affanno nella voce.
Il domenicano padre Claudio Monge dà una interpretazione diversa: «Il silenzio post-Vangelo e la rinuncia a pronunciare l'omelia è qualcosa di più della conseguenza di un affaticamento: l'assenza di parole permette l'emergere limpido di una Parola che giudica il presente e userà misericordia solo con chi riconoscerà la propria povertà», dice alludendo alla lettura della Passione.
Una settimana piena di impegni
Fatto sta, però, che il Papa molto spesso negli ultimi tempi ha rinunciato alla lettura di discorsi lunghi spiegando lui stesso di non farcela. E che oggi, la domenica che apre la Settimana santa, l'omelia del Papa era attesa, almeno se si torna indietro a quanto tradizionalmente accade ogni anno.
Si preannuncia dunque per il Papa una settimana fitta di celebrazioni e impegni verso la Pasqua: giovedì, venerdì, sabato e domenica. È atteso il 28 a Rebibbia per la «lavanda dei piedi» e il 29 al Colosseo per la Via Crucis. E il 27, come tutti i mercoledì, si terrà l'udienza generale a Piazza San Pietro. Tutti gli appuntamenti sono al momento confermati.