Da Piazza San Pietro Il Papa: «Misericordia e pietà per il martoriato popolo ucraino»

SDA

14.8.2022 - 18:32

Papa Francesco ha rivolto un pensiero all'Ucraina oggi nell'Angelus.
Papa Francesco ha rivolto un pensiero all'Ucraina oggi nell'Angelus.
Keystone

Alla fine dell'Angelus, in questa seconda domenica d'agosto, Papa Francesco non manca di far sentire ancora la sua voce sul tragico conflitto in Ucraina.

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«La misericordia è la via della salvezza per ognuno di noi e per il mondo intero. E chiediamo al Signore, misericordia speciale, misericordia e pietà per il martoriato popolo ucraino», ha detto il Papa.

Tra i fedeli di Piazza San Pietro sventolano anche bandiere ucraine – come nota lo stesso Pontefice -, oltre alle polacche, francesi, italiane, argentine. Ed è proprio rivolgendosi ai fedeli polacchi che Bergoglio indirizza «un pensiero speciale ai numerosi pellegrini che oggi si sono radunati nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia, dove vent'anni fa San Giovanni Paolo II fece l'Atto di Affidamento del mondo alla Divina Misericordia». «Più che mai vediamo oggi il senso di quel gesto – sottolinea -, che vogliamo rinnovare nella preghiera e nella testimonianza della vita».

Il desiderio del Papa di recarsi in Ucraina potrebbe concretizzarsi presto, compatibilmente con le sue condizioni di salute, benché non sia ancora chiaro se prima o dopo il viaggio in Kazakhstan in programma dal 13 al 15 settembre prossimi, durante il quale dovrebbe incontrare il patriarca di Mosca Kirill. Preliminare alla visita a Kiev è stata anche la conversazione telefonica che Francesco ha avuto due giorni fa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha riferito in un tweet di averlo «aggiornato sull'aggressione della Russia contro l'Ucraina, sui suoi crimini orribili».

«Sono grato al Pontefice per le sue preghiere per l'Ucraina – ha detto Zelensky -. Il nostro popolo ha bisogno del sostegno dei leader spirituali mondiali che dovrebbero trasmettere al mondo la verità sugli atti di orrore commessi dall'aggressore in Ucraina».

E poco dopo, l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, ha confermato: «lo Stato e la società ucraini saranno felici di salutare il Santo Padre. Il tocco papale alla terra sofferente può aiutare a fermare la guerra e creare la pace».

Intanto, negli appelli all'Angelus di oggi il pensiero di Francesco non va solo all'Ucraina. «Desidero attirare l'attenzione sulla grave crisi umanitaria che colpisce la Somalia e alcune zone dei Paesi limitrofi», afferma infatti. «Le popolazioni di questa regione, che già vivono in condizioni molto precarie – avverte -, si trovano ora in pericolo mortale a causa della siccità». Il Papa auspica quindi «che la solidarietà internazionale possa rispondere efficacemente a tale emergenza». «Purtroppo la guerra distoglie l'attenzione e le risorse – conclude -, ma questi sono gli obiettivi che esigono il massimo impegno: la lotta alla fame, la salute, l'istruzione».