Religione Francesco proclama beato papa Luciani, ecco perché

SDA

4.9.2022 - 10:54

Papa Giovanni Paolo I è stato beatificato (foto d'archivio)
Papa Giovanni Paolo I è stato beatificato (foto d'archivio)
Keystone

Un grande applauso si è levato dalla folla di fedeli in Piazza San Pietro quando papa Francesco ha pronunciato la formula di beatificazione di Giovanni Paolo I.

Keystone-SDA

Nelllo stesso tempo veniva svelato sulla facciata di San Pietro l'arazzo col ritratto di papa Luciani realizzato su dipinto dell'artista iperrealista cinese Yan Zhang. Le festa del nuovo beato sarà il 26 agosto, giorno dell'elezione, nel 1978, di papa Giovanni Paolo I.

Dopo la richiesta di beatificazione pronunciata dal vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni e la biografia del nuovo beato letta dal postulatore della causa, il cardinale Beniamino Stella, papa Francesco ha scandito, in latino:

«Noi, accogliendo il desiderio del nostro fratello Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, di molti altri fratelli nell'Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere del Dicastero delle Cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo I, papa, d'ora in poi sia chiamato Beato e che sia celebrato ogni anno nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, il 26 agosto. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

Il miracolo che lo ha reso beato

Dal pericolo di morte imminente alla completa guarigione: è la storia, che risale al 2011, di una bambina argentina che allora aveva undici anni.

Un miracolo per la Chiesa cattolica, attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo primo (al secolo Albino Luciani), Papa per soli 33 giorni, dal 26 agosto al 28 settembre 1978, quando morì nel Palazzo Apostolico, ufficialmente per infarto miocardico acuto.

La bimba argentina il 20 marzo 2011 ebbe un forte mal di testa che continuò per una settimana, poi si manifestarono febbre, vomito, disturbi comportamentali e della parola.

Un quadro clinico grave, che poi peggiora

Lo stesso giorno fu ricoverata d'urgenza a Paraná. Secondo quanto riportato in documenti vaticani, dopo gli esami e le cure del caso, fu formulata la diagnosi di «encefalopatia epilettica ad insorgenza acuta, con stato epilettico refrattario ad eziologia sconosciuta».

Il quadro clinico era grave, caratterizzato da numerose crisi epilettiche giornaliere, tanto che fu necessario intubarla.

Non essendosi riscontrato alcun miglioramento, il 26 maggio la piccola venne trasferita, con prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Buenos Aires.

Il 22 luglio il quadro clinico peggiorò ulteriormente per la comparsa di uno stato settico da broncopolmonite. I medici curanti convocarono i familiari, prospettando la possibilità di «morte imminente».

Il miracolo

Il 23 luglio 2011 (data del miracolo) – «inaspettatamente», si legge in un documento del Dicastero delle Cause dei Santi – vi fu un rapido miglioramento dello shock settico, che continuò con il successivo recupero della stabilità emodinamica e respiratoria.

L'8 agosto la paziente venne estubata; il successivo 25 agosto lo stato epilettico apparve risolto e il 5 settembre 2011 la paziente venne dimessa con prescrizione di terapia farmacologica e riabilitativa. La bambina riacquistò la completa autonomia fisica e comportamentale.

Si chiese l'intercessione solo a Papa Giovanni Paolo I

Si legge nel documento del Dicastero: «L'iniziativa di invocare il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo primo fu presa dal parroco della parrocchia a cui apparteneva il complesso ospedaliero. Egli si recò al capezzale della piccola e propose alla madre di chiedere insieme l'intercessione del Venerabile Servo di Dio, al quale era molto devoto».

«Alle loro preghiere si unì il personale infermieristico presente in rianimazione. Le invocazioni furono rivolte esclusivamente a Papa Luciani. Le preghiere furono corali, individuali e antecedenti il viraggio favorevole del decorso clinico. È stato ravvisato il nesso causale tra l'invocazione al Venerabile Giovanni Paolo primo e la guarigione della piccola».

Una giornata storica per Canale d'Agordo

Proprio il riconoscimento di quel miracolo ha dato il via libera alla beatificazione del Pontefice che i cardinali avevano eletto in Conclave dopo la morte di Paolo VI e che, da pastore, con stile sobrio, aveva sempre manifestato attenzione per gli ammalati, per i poveri e per il mondo operaio.

Oggi è una giornata storica anche a Canale d'Agordo (Belluno), paese natale di papa Luciani, che conta poco più di mille abitanti: stamattina, gran parte della gente ha seguito la cerimonia di beatificazione, presieduta da papa Francesco, attraverso un maxischermo allestito nella piazza centrale del paese intitolata proprio a papa Luciani, mentre una folta delegazione di canalini è in piazza San Pietro per assistere dal vivo all'evento.