Covid Paragonò i vaccini all'Olocausto, Robert Kennedy si scusa

SDA

26.1.2022 - 08:51

L'attivista no vax Robert Kennedy Jr. ha fatto mea culpa per aver invocato la memoria di Anna Frank sostenendo che gli ebrei durante il nazismo avevano più libertà degli statunitensi che rifiutano l'iniezione anti-Covid.

Robert F. Kennedy Jr era presente a una manifestazione «no vax» al Berna l'anno scorso.
Robert F. Kennedy Jr era presente a una manifestazione «no vax» al Berna l'anno scorso.
KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Kennedy, che è figlio del senatore Robert Kennedy e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, aveva messo in imbarazzo la sua celebre famiglia per l'infelice paragone, arrivato tra l'altro a pochi giorni dalla Giornata della memoria che il 27 gennaio commemora la liberazione delle vittime di Hitler dal campo di concentramento di Auschwitz.

Criticato aspramente nei giorni scorsi non solo da membri della comunità ebraica, oggi si è scusato: «Se ho ferito qualcuno sono molto, molto dispiaciuto», ha scritto sul suo profilo Twitter, esprimendo le sue profonde scuse alle famiglie che hanno sofferto per l'Olocausto.

Il figlio di Robert Kennedy ha cercato di giustificarsi dicendo di aver usato «esempi di passate barbarie per dimostrare i pericoli delle nuove tecnologie di controllo».

Parlando a un raduno di no vax a Lincoln Memorial, Kennedy aveva detto che «perfino nella Germania nazista potevi attraversare le Alpi ed entrare in Svizzera. Potevi nasconderti in una soffitta come fece Anna Frank».

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