MuseiPiù di mezzo milione di visitatori al Kunsthaus di Zurigo
sifo, ats
19.12.2022 - 12:22
Il Kunsthaus di Zurigo ha battuto i record di affluenza con 520'000 entrate quest'anno. Quello precedente di 504'000 visitatori risaliva al lontano 1982 – quarant'anni or sono. Lo indica lo stesso museo d'arte in una nota odierna.
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19.12.2022, 12:22
19.12.2022, 13:08
SDA
Lo scorso anno le entrate erano state 383'000. Il numero di membri è anch'esso aumentato del 5% attestandosi a 25'800 persone contro i 24'500 del 2021, precisa la nota.
Il 2022 rappresenta inoltre «il primo anno di attività completa dall'estensione del Kunsthaus», prosegue la nota.
Visto il successo dell'esposizione consacrata a Niki de Saint Phalle, questa è prolungata fino al 15 gennaio. Verrà in seguito presentata a Francoforte.
Il museo indica inoltre che in seguito a un incendio avvenuto all'inizio di agosto, quasi 700 dipinti e sculture sono stati smontati o spostati per essere esaminati e ripuliti da eventuali tracce di fuliggine. Gli esperti stanno effettuando analisi materiali e statiche delle sale colpite dall'incendio nelle parti del museo risalenti al 1910 e al 1970. Il Kunsthaus ha dichiarato che le sale dovrebbero riaprire in primavera.
Collezione Bührle
Il 2022 è anche stato segnato dalla polemica sulla collezione Bührle, esposta nel nuovo edificio del Kunsthaus. A fine agosto, il professore Felix Uhlmann, titolare della cattedra di diritto pubblico e amministrativo e di dottrina legislativa all'Università di Zurigo, è stato incaricato dalla Città e Cantone di Zurigo di mettere in atto il concetto di valutazione indipendente delle ricerche sulla provenienza effettuate sulla collezione.
L'obiettivo dell'intero processo è quello di chiarire se la ricerca sulla provenienza condotta fino ad oggi dalla Fondazione Bührle soddisfa gli standard internazionali e se costituisce una base valida per le decisioni future nel trattare le opere d'arte della Collezione Bührle.
Philipp Hildebrand, ex direttore della Banca Nazionale Svizzera (BNS) e nuovo presidente della società di belle arti che gestisce il Kunsthaus di Zurigo, vuole che la provenienza dei dipinti della collezione Bührle sia indagata a fondo.
Il sospetto è che la collezione d'arte del fabbricante d'armi e mecenate Emil Georg Bührle (1890-1956) contenga opere rubate dai nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. L'uomo era diventato il più ricco di Svizzera all'epoca grazie alla vendita di materiale bellico nel corso del conflitto e successivamente. La sua fortuna gli ha permesso di mettere insieme la raccolta, costituita da 203 opere, che ha poi lasciato alla fondazione. Essa si occupa di gestirla dal 1960.