Nuove rivelazioni dopo 41 anni Pietro Orlandi: «Mia sorella Emanuela forse era incinta, la pedofilia dietro alla scomparsa»

Covermedia

5.2.2024 - 16:31

Pietro Orlandi
Pietro Orlandi

Durante l’ospitata a Verissimo, il presentatore televisivo ha presentato una lettera, indirizzata a un esponente politico inglese: «Secondo questa persona ci sarebbe la pedofilia dietro alla scomparsa di Emanuela».

Durante la sua recente partecipazione al programma televisivo «Verissimo», Pietro Orlandi ha condiviso nuovi dettagli riguardanti il mistero che avvolge la scomparsa di sua sorella Emanuela, avvenuta oltre 41 anni fa.

Una delle rivelazioni più eclatanti è stata la presentazione di una lettera finora inedita, che allude alla possibile permanenza di Emanuela a Londra, dove sarebbe stata tenuta per anni.

Pietro Orlandi ha raccontato a Silvia Toffanin di essere stato avvicinato da un individuo che gli ha consegnato questa lettera. Questa persona, che avrebbe abitato in un appartamento nelle vicinanze di quello in cui risiedeva Emanuela, ha affermato che le spese per la sua permanenza dal 1983 al 1997 sarebbero state coperte dal Vaticano.

L'uomo ha inoltre ipotizzato che Emanuela potrebbe essere stata incinta durante il suo soggiorno a Londra, circostanza che avrebbe indotto il Vaticano a richiedere il sostegno delle autorità inglesi.

La lettera, destinata a un noto politico britannico, evidenzia l'importanza di garantire il benessere e la sicurezza di Emanuela Orlandi, sottolineando la rilevanza internazionale della sua situazione.

«Poco più di un anno fa, sono stato contattato da qualcuno convinto che Emanuela fosse stata effettivamente portata nella capitale inglese», ha spiegato Orlandi alla conduttrice.

«Mi ha detto che Emanuela abitava in un piccolo appartamento accanto al suo, di proprietà dei padri scalabriniani. Secondo il mio interlocutore, dietro alla scomparsa di Emanuela ci sarebbe una rete di pedofilia, un ambito vasto in cui l'informatore, associato ai NAR, i Nuclei Armati Rivoluzionari, aveva un ruolo attivo».

Pietro Orlandi ha inoltre rivelato che la lettera, firmata dal cardinale Poletti, era stata inviata all'ex segretario di Stato britannico Frank Cooper.

Queste affermazioni aggiungono un nuovo strato di complessità alla già intricata vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, suggerendo connessioni internazionali e sollevando ulteriori domande su ciò che potrebbe essere realmente accaduto oltre quattro decenni fa.