Ricerca negli USADopo 19 anni di infertilità, rimane incinta grazie all'IA
SDA
1.11.2025 - 13:30
Ottenuta la prima gravidanza da fecondazione assistita grazie all'aiuto di un sistema di intelligenza artificiale e di un robot. Il risultato, sperimentale, è descritto sulla rivista «The Lancet» e si limita a un solo caso ma dimostra la fattibilità della tecnica nei casi di infertilità maschile dovuta a un bassissimo numero di spermatozoi (azoospermia).
Immagine simbolica.
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Keystone-SDA
01.11.2025, 13:30
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La ricerca è stata condotta negli Stati Uniti, nel Columbia University Fertility Center diretto da Zev Williams, autore senior dello studio, con il coordinamento di Hemant Suryawanshi.
La tecnica è stata sperimentata su una coppia che da 19 anni cercava di avere un bambino.
La donna, di 37 anni si era sottoposta a 11 cicli di stimolazione ovarica in vista di interventi di fecondazione assistita, ma senza successo; l'uomo, di 39 anni, aveva un grave problema di azoospermia.
Fondamentale l'aiuto dell'IA
Per superare questo ostacolo è stato messo a punto il metodo chiamato Star (Sperm Tracking and Recovery), che combina più tecnologie per analizzare gli spermatozoi prelevati da uomini affetti da azoospermia, identificare quelli vitali e recuperarli. In particolare il metodo utilizza una tecnologia di analisi per immagini ad alta potenza, in grado di acquisire oltre 8 milioni di immagini in meno di un'ora.
Quindi entra in gioco il sistema di intelligenza artificiale addestrato a riconoscere gli spermatozoi vitali. Una volta identificati, gli spermatozoi vengono indirizzati in un chip e in canali più sottili di un capello, dai quali un robot li estrae nel giro di pochi millisecondi.
A questo punto gli spermatozoi possono essere usati per ottenere un embrione oppure conservato a temperature bassissime per essere utilizzati in futuro.