Benedetto XVI Primo funerale di un Papa emerito, mancano le regole

SDA

1.1.2023 - 21:43

In Vaticano i protocolli sono spesso sostanza e c'è un cerimoniale per tutto, dal colore dell'abito da indossare se si va in udienza dal Papa all'ascensore che deve prendere un Capo di Stato, dall'ordine con il quale entrano in processione i celebranti nella basilica di San Pietro al tipo di udienza concessa dal Papa, di Stato, privata, speciale o di tabella.

Benedetto XVI in una foto d'archivio del 2010.
Benedetto XVI in una foto d'archivio del 2010.
KEYSTONE/AP Photo/Matt Dunham, Pool)

1.1.2023 - 21:43

Questa volta invece, per i funerali di Joseph Ratzinger, non ci sono precedenti e non ci sono protocolli. Funerali «solenni ma sobri»: così li ha definiti il portavoce vaticano Matteo Bruni sottolineando che il Papa emerito aveva espresso la volontà che si celebrassero nella semplicità. Per il resto è comunque tutto una novità.

Ma «una prima volta» è stato tutto questo periodo di Benedetto come «Papa emerito». Anche questa stessa dizione l'ha scelta lui ma non è codificata da nessuna parte. In una situazione, lo ricordiamo ancora una volta, in cui normalmente c'è una precisa distribuzione anche dei posti a sedere in basilica, tanto per fare un esempio.

La condizione di Papa emerito verrà normata?

Definire lo status giuridico di Papa emerito? «No. Non l'ho toccato affatto, né mi è venuta l'idea di farlo. Ho la sensazione che lo Spirito Santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose», ha detto di recente in una intervista al giornale spagnolo 'Abc' Papa Bergoglio.

In realtà in passato era trapelata l'indiscrezione che si stesse preparando un Motu Proprio sulla questione. È verosimile che Francesco abbia invece deciso di non farne nulla proprio per la presenza di Benedetto XVI che aveva comunque fatto le sue scelte, dall'abito da indossare al titolo con il quale essere definito.

È probabile che ora, con la morte di Ratzinger, torni in Curia un pressing nei confronti di Bergoglio per normare una condizione che potrebbe diventare normale. Sempre ad Abc il Papa ha infatti confidato di avere già consegnato alla Segreteria di Stato una sua lettera di rinuncia «in caso di impedimento medico».

Papa Francesco non farebbe come Benedetto XVI

Papa Francesco ha comunque fatto sapere come si comporterebbe lui da «ex» (lo ha detto qualche mese fa alla tv messicana Televisa). Semmai dovesse rinunciare al pontificato, cosa che al momento non ha intenzione di fare, come ha ripetutamente ribadito, Francesco non si farebbe chiamare «Papa emerito» né vestirebbe la talare bianca, non vivrebbe in Vaticano né tornerebbe nella natia Argentina.

Vorrebbe essere un semplice «vescovo emerito di Roma» e vorrebbe trovare una chiesa nella capitale dove poter continuare a confessare i fedeli e visitare i malati. Una vita da pastore, insomma, quella che lui ha sempre prediletto.

Mille agenti e 500 volontari per la sicurezza a Roma

Intanto è stato messo in atto un servizio di sicurezza imponente, come già successo in passato per i funerali di Carol Wojtyla e per le cerimonie di canonizzazione: un migliaio gli uomini delle forze dell'ordine, cinquecento volontari e metal detector per l'accesso a piazza San Pietro, con una serie di controlli predisposti per tutta la prossima settimana.

La macchina della sicurezza è già scattata ed è pronta ad intensificarsi in vista dell'accesso dei fedeli alla piazza e nella Basilica per ricordare il papa emerito Benedetto XVI, la cui salma sarà esposta da domani mattina direttamente davanti all'altare principale della chiesa.

La gestione dei flussi

E aldilà delle misure di sorveglianza, l'altro elemento fondamentale sarà la gestione dei flussi. La prefettura di Roma prevede, dalla mattina del due gennaio al quattro sera, dalle 30 alle 35mila persone al giorno. Per i funerali, che si terranno il cinque gennaio, la stima è di un minimo di 50-60mila presenze.

Da questo punto di vista, il piano è simile a quanto già predisposto in passato durante eventi simili, con la chiusura al traffico delle auto di via della Conciliazione, la stradone principale che porta alla piazza, sulla quale è invece prevista l'interdizione dello spazio aereo. L'ingresso sarà sia dalla parte destra sia dalla parte sinistra di San Pietro, e il deflusso sarà dal canale di uscita della Basilica.

Protezione civile e polizia

Un ruolo chiave sarà svolto dai cinquecento volontari della Protezione civile, che avranno anche il compito di dare informazioni su code e attese. Vi saranno inoltre ambulanze, presidi sanitari e postazioni del 118.

Anche la polizia di Roma Capitale ha predisposto un rafforzamento dei controlli e del numero di pattuglie nella zona. Oltre agli uomini della gendarmeria vaticana, sono previsti anche agenti in borghese.

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza attraverso la Questura capitolina e l'Ispettorato di pubblica sicurezza resta comunque in stretto contatto con le autorità vaticane per la gestione dell'ordine pubblico: l'obiettivo è comunque di predisporre servizi e controlli ovviamente efficaci, ma discreti.

Potenziati i mezzi di trasporto

«Abbiamo sviscerato tutti gli aspetti di sicurezza integrata, non solo quelli critici di Ordine pubblico, ma anche l'incolumità delle persone che vorranno a rendere omaggio al feretro», spiega il Prefetto, Bruno Frattasi.

Saranno inoltre potenziati i mezzi di trasporto pubblico urbano e sono previste due aree di scambio, una ad Anagnina e una a Laurentina, per fare in modo che le persone che vengono con la propria auto abbiano la possibilità di parcheggiare in un quadrante completamente diverso della città, per poi raggiungere con metro e bus il centro della città e quindi la Basilica.

Una prima prova, in sordina, è stata fatta in queste ore in occasione dell'Angelus domenicale che si è regolarmente svolto, con misure più stringenti, rigidi controlli ai varchi di accesso a piazza San Pietro attraverso il consueto utilizzo del metal detector e più forze dell'ordine che hanno presidiato in maniera discreta la zona, sia all'interno che all'esterno.

SDA