InquinamentoQuando i giovani pesci nuotano nella plastica: le conseguenze per la catena alimentare
Mara Ittig
21.11.2019
I nostri oceani si riempiono di immondizia. Secondo il WWF, ogni chilometro quadrato di mare contiene oggi diverse centinaia di migliaia di microplastiche e di rifiuti plastici.
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I rifiuti plastici vengono immessi in mare principalmente dai fiumi.
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Ciò avviene principalmente nei paesi in cui la raccolta e la valorizzazione dei rifiuti sono insufficienti.
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Le tartarughe confondono spesso la plastica con le meduse, il loro alimento base.
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Per la decomposizione completa della plastica in natura ci possono volere fino a 400 anni.
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Da un anno all’altro, consumiamo 78 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica. Secondo il WWF, il 32% di essi finisce nella natura.
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Nei paesi emergenti e in via di sviluppo, una gran parte della popolazione non riesce a smaltire correttamente i propri rifiuti a causa della mancanza di infrastrutture.
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Nell’apparato digestivo di quest’albatro è stata trovata una grande quantità di plastica.
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Si è scoperto che la plastica sprigiona un odore che molti uccelli percepiscono come cibo.
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Oltre all’ingestione di plastica che ha delle conseguenze devastanti per gli animali, questi ultimi rimangono spesso incastrati nei rifiuti.
